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Agli arresti domiciliali il presidente dell'Autorità Portuale di Taranto, Michele Conte
Il provvedimento nell'ambito di un'indagine su una discarica abusiva di fanghi derivanti dal dragaggio dei fondali del porto
15 maggio 2008
Il presidente dell'Autorità Portuale di Taranto, Michele Conte, è stato arrestato ieri dalla Guardia di Finanza con l'accusa di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Il provvedimento è stato adottato nell'ambito di un'indagine sulla realizzazione di una discarica abusiva di fanghi derivanti dal dragaggio dei fondali del porto. La Guardia di Finanza ha tratto in arresto anche il vicepresidente di Taranto Container Terminal (TCT), Giancarlo Russo, e al rappresentante legale della Sisamtrans International, Massimiliano Paoli. Ai tre sono stati concessi gli arresti domiciliari.
In una lettera indirizzata a Conte i dipendenti dell'Autorità Portuale hanno espresso la loro solidarietà al presidente dell'ente e amarezza per il provvedimento.
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