Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
12:29 GMT+1
Assoferr esprime stupore e preoccupazione per il taglio dei fondi per il trasporto intermodale e ferroviario delle merci pericolose
Temiamo - ha sottolineato l'associazione - che il trasporto ferroviario, già vessato da forti aumenti tariffari e inefficienze operative e normative, paghi per tutti
30 maggio 2008
Assoferr, l'Associazione Operatori Ferroviari e Intermodali, ha espresso «molto stupore e preoccupazione» per la notizia del taglio da parte del governo dei fondi relativi al reitero degli incentivi e contributi all'intermodalità e al trasporto ferroviario delle merci pericolose.
L'associazione ha ricordato di essere più volte intervenuta in questi anni sull'applicazione dell'art. 38 della legge 166/2002 «che, accolta con grande entusiasmo - ha precisato - ha avuto nella sua travagliata e assolutamente non conclusa applicazione (fino ad oggi sono stati erogati solo parte dei contributi al trasporto degli anni 2004 - 2005 e nulla sugli incentivi agli investimenti in carri ferroviari, casse mobili e contenitori, gru, ecc.) effetti opposti con grande incertezza ed esposizione finanziaria degli operatori ferroviari interessati, ma anche con discriminazioni e alterazioni per quella parte del mercato ferroviario convenzionale non interessato ai benefici».
Assoferr ha nuovamente ribadito che «senza una politica di “sistema” sull'intero trasporto ferroviario delle merci - sistema che ricordiamo non essere solo il gruppo Ferrovie dello Stato - le possibilità che il tanto conclamato processo di liberalizzazione porti, soprattutto sul mercato nazionale, ad una effettivo rilancio della ferrovia sono ormai ridotte al minimo e la sfiducia degli operatori è massima».
«Il calo del traffico ferroviario, nonostante le enormi potenzialità del settore, a favore di un trasporto tutto strada che necessita esso stesso di integrazione e riequilibrio con altre modalità - ha rilevato l'associazione - riteniamo non essere proprio in linea con le tante richieste, anche dell'Europa, su un contenimento delle emissioni nell'atmosfera e comunque di un risparmio energetico non più rinviabile. Temiamo ancora una volta che altre filiere del trasporto merci ottengano comunque delle agevolazioni e il trasporto ferroviario, già vessato da forti aumenti tariffari e inefficienze operative e normative, paghi per tutti».
Assoferr ha concluso esortando «il governo e i ministri interessati, ma anche il nuovo vertice di Confindustria, a porre tra le priorità sì le nuove infrastrutture del Paese, ma anche l'efficiente utilizzo delle esistenti per una conseguente e possibile risoluzione della drammatica situazione della mobilità delle merci».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore