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Nei primi nove mesi del 2008 il risultato netto in dollari del gruppo armatoriale A.P. Møller-Mærsk è cresciuto del 38,9%
Maersk Line e Safmarine hanno trasportato 5,3 milioni di container da 40' (+5%)
12 novembre 2008
Nei primi nove mesi del 2008 il gruppo armatoriale danese A.P. Møller-Mærsk ha migliorato del 22,6% il risultato netto, che si è attestato a 17,68 miliardi di corone danesi rispetto a 14,42 miliardi di corone danesi nel corrispondente periodo dello scorso anno. In crescita anche i ricavi, ammontati a 231,36 miliardi di corone danesi (+12,6%), così come l'EBITDA, che ha registrato 68,87 miliardi di corone danesi (+43,4%). I ricavi, l'EBITDA e l'utile netto espressi in dollari statunitensi sono aumentati rispettivamente del 27,6%, 62,5% e 38,9% a 47,17, 13,43 e 3,61 miliardi di dollari.
I ricavi in dollari - ha precisato oggi il gruppo - sono aumentati del 28% circa soprattutto a causa del rilevante incremento del prezzo del petrolio e della maggiore quota di produzione petrolifera, ma anche del livello più elevato dei noli e della crescita dei volumi trasportati nel settore dei container.
In quest'ultimo comparto il gruppo ha totalizzato un aumento del 5% dei volumi trasportati dalle flotte delle filiali Maersk Line e Safmarine, che hanno imbarcato 5,3 milioni di container da 40' rispetto a 5,1 milioni di feu nel periodo gennaio-settembre del 2007. L'azienda danese ha reso noto che i volumi trasportati sulle rotte Asia-Europa sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno e che nel terzo trimestre del 2008 tali linee hanno registrato una flessione del 3% dei volumi. Nei primi nove mesi di quest'anno i volumi tra Far East e Nord America sono aumentati dell'1%, con un +16% nel terzo trimestre grazie principalmente alla crescita delle esportazioni nordamericane. Positivo anche lo sviluppo dei traffici nei nove mesi con l'Africa (+15%), con l'America Latina (+4%) e dei traffici transatlantici (+19%).
Nei primi nove mesi del 2008 Maersk Line e Safmarine hanno registrato un incremento medio dell'11% dei noli che ha compensato il forte aumento del costo del fuel, salito del 71% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. A.P. Møller-Mærsk ha precisato che nel settore dei container il costo unitario complessivo, compresi gli ammortamenti, è risultato superiore del 13% rispetto al periodo gennaio-settembre del 2007 a causa del rialzo del prezzo del combustibile e dell'effetto del cambio con la valuta statunitense.
La divisione container ha archiviato i primi nove mesi di quest'anno con un utile netto di 92 milioni di dollari rispetto ad un passivo netto di 57 milioni di dollari nello stesso periodo del 2007. Con l'esclusione dei costi non ricorrenti legati al programma di ristrutturazione “streamLINE” per 192 milioni di dollari e dei proventi derivanti dalla cessione di navi e altri beni per complessivi 348 milioni di dollari il risultato netto è stato negativo per 64 milioni di dollari rispetto ad un passivo netto di 202 milioni di dollari dopo la vendita di navi per 145 milioni di dollari nei primi nove mesi dello scorso anno.
Nei primi nove mesi di quest'anno la filiale terminalistica APM Terminals ha movimentato complessivamente 25 milioni di teu (+10%), ha registrato una crescita del 29% dei ricavi e - ha reso noto il gruppo - un risultato notevolmente superiore a quello del 2007.
Superiore a quello dei primi nove mesi del 2007 è stato anche il risultato al netto degli elementi finanziari e dei proventi dalla vendita di navi della filiale Maersk Tankers, mentre quello che include i profitti dovuti alla cessione di navi è risultato inferiore. Comunicando le performance del comparto in cui opera Maersk Tankers, A.P. Møller-Mærsk ha ricordato di aver recentemente presentato un'offerta per acquisire la Broström Tankers, grazie alla quale ha ottenuto complessivamente il 65,4% del capitale azionario della compagnia svedese e il 78,4% di voti (inforMARE del 27 agosto e 14 ottobre 2008).
L'intera divisione tanker, offshore e attività marittime correlate, di cui fa parte Maersk Tankers, ha registrato un profitto prima degli elementi finanziari e dei proventi determinati dalla cessione di navi superiore a quello dei primi nove mesi del 2007, mentre quello al netto delle voci finanziarie e degli effetti della vendita di naviglio è risultato lievemente inferiore.
In crescita è risultato anche l'utile nel comparto della produzione petrolifera e del gas grazie sia all'aumento del prezzo del petrolio che all'incremento della produzione.
A.P. Møller-Mærsk prevede di chiudere l'intero esercizio 2008 con un utile netto di 4,0-4,3 miliardi di dollari (3,4 miliardi di dollari nel 2007) corrispondenti a circa 20-22 miliardi di corone danesi (18,7 miliardi di corone danesi nel 2007). Inoltre sono attesi ricavi per 62 miliardi di dollari (51 miliardi nel 2007) o circa 310 miliardi di corone danesi (279 miliardi nel 2007).
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