- Secondo porti e interporti italiani le speranze di “sfruttare” in positivo la crisi in atto, per risolvere i gravissimi problemi strutturali e organizzativi che rendono inefficiente il sistema logistico nazionale, dovrebbero essere affidate al rilancio in grande stile del cluster terra-mare.
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- I presidenti dell'Unione Interporti Riuniti (UIR) Alessandro Ricci, e di Assoporti, Francesco Nerli, intervenendo oggi al convegno “Porti e Interporti, esperienze di collaborazione”, organizzato dalle due associazioni e svoltosi a Padova nell'ambito della Fiera City Logistics Expo, hanno individuato in un coordinamento fra porti e interporti, entrambi in grado di coinvolgere direttamente anche le istituzioni di governo territoriale, la chiave per trovare le soluzioni a problemi ormai cronicizzati che il settore non riesce neppure ad affrontare, tra cui figurano i dragaggi, l'opzione zero per il finanziamento di nuove opere portuali e le criticità connesse alle fase dei controlli in porto.
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- Una ricerca presentata da Sergio Bologna ha evidenziato come proprio la crisi dell'economia mondiale, il crack nelle previsioni economiche stilate anche solo due mesi orsono e la rivoluzione in atto nei traffici marittimi evidenzino la crescente rilevanza e importanza strategica del trasporto terrestre nonché la necessità di ottimizzare la logistica esistente. Determinante ad esempio risulterà fra l'altro l'”invenzione” di nuove modalità di collegamento ferroviario fra porti, retroporti e inland terminals.
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