- Oggi, in occasione dell'assemblea generale della Danish Commerce and Companies Agency, la società armatoriale danese Nordic Tankers ha ammesso la propria incapacità, peraltro già manifesta, di pagare gli stipendi, i fornitori e altri soggetti, tra cui gli studi legali coinvolti nei contenziosi in atto, ed ha quindi confermato di essere «tecnicamente insolvente».
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- Oggi stesso Steen Bryde, Brian Petersen e Jesper Bo Nielsen hanno presentato le proprie dimissioni da membri del consiglio di sorveglianza della Nordic Tankers. Inoltre Steen Bryde ha rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore delegato della compagnia e Brian Petersen da quella di direttore amministrativo.
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- Secondo quanto dichiarato in un comunicato all'OMX Nordic Exchange dal consiglio di sorveglianza dimissionario di Nordic Tankers, la detenzione di tali cariche dirigenziali era diventata incompatibile con il fatto che sia il consiglio di sorveglianza dimissionario che il management hanno in atto contenziosi con la compagnia che stanno sfociare in una causa in tribunale. Inoltre – secondo il consiglio di sorveglianza dimissionario - le dimissioni sarebbero state determinate dal fatto «che la Nordea, l'istituto bancario della compagnia, per qualche tempo avrebbe omesso di adempiere i propri obblighi nei confronti di Nordic Tankers» e che «Nordea, rappresentata dal membro della direzione esecutiva Peter Schütze e dal responsabile dello shipping Lars Kyvsgaard avrebbero sistematicamente soffocato Nordic Tankers».
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- Secondo i membri del consiglio di sorveglianza, Nordea avrebbe «messo in atto un colpo contro il consiglio di sorveglianza e il management, inclusi lo svolgimento di riunioni con terze parti incentrate su Nordic Tankers, la pretesa di tassi d'interesse illegali, la trattenuta di pagamenti, la violazione di accordi sui prestiti e la violazione delle norme che disciplinano il segreto bancario nonché delle leggi sull'insider trading».
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