- Confitarma, Fedarlinea, Assoporti, Assologistica, Assiterminal, Federagenti, Fedespedi, Fise-Uniport e Antep hanno sottoscritto una lettera inviata al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ed ai ministri Matteoli e Sacconi con la quale si auspica che, nell'ambito delle iniziative legislative in atto tese, fra l'altro, a razionalizzare il sistema degli enti previdenziali e assistenziali, sia salvaguardata la specificità del1'Ipsema, l'Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo, «scongiurando - hanno spiegato le associazioni - eventuali confluenze e accorpamenti che avrebbero negative ricadute per il settore».
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- «L'Ipsema - hanno sottolineato gli operatori marittimi - svolge le proprie funzioni istituzionali in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e la malattia per il personale della navigazione marittima e della pesca. Nella lettera si sottolinea che tutti gli Stati membri della UE a forte tradizione marinara hanno uno specifico istituto assistenziale per il personale navigante, vista la specificità delle normative in tale materia ad esso applicabili (convenzioni internazionali, normativa comunitaria e nazionale)».
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- «Tutto il cluster marittimo - ha affermato Gennaro Fiore, direttore generale di Confitarma - è fermamente contrario all'ipotesi di accorpamento dell'Ipsema in altri enti previdenziali, tanto più che questa ipotesi, come abbiamo avuto modo di fare presente nei mesi scorsi, non avrebbe alcun effetto reale in termini di risparmio sul bilancio dello Stato, che oggi invece trae benefici dagli effetti positivi derivanti dalla gestione dell'istituto. Con la scomparsa dell'Ipsema, il settore marittimo perderebbe l'unica struttura pubblica specializzata, che oggi costituisce il catalizzatore di tutte le problematiche del welfare per il mondo del mare».
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