- Oggi al convegno Mare Forum Maritime Italy, che si tiene a Sorrento, le compagnie Siba Ships e Seaarland Shipping Management presentano la Green Recycling Initiative, un piano internazionale del valore di 300 milioni di dollari per il riciclo ecologico dell'acciaio, di cui sono i primi investitori, che si propone di combinare le esigenze degli armatori che intendono provvedere alla demolizione delle loro navi in una forma rispettosa dell'ambiente e l'impegno dei produttori di acciaio che intendono produrre acciaio attraverso il riciclo di materiali provenienti da siti di demolizione condotti eticamente.
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- Il piano è promosso dalla Green Recycling Iniziative (GRI) di Singapore e gestito da Pearl Minerals and Metals Ltd, un fondo di investimento australiano nel settore dei minerali. GRI si propone di raggiungere l'adesione di 150 investitori nei settori dell'armamento e dell' industria siderurgica, e di costituire un fondo per l'acquisto di circa 120 navi bulkcarrier nel corso del periodo 2009-2010. GRI inizierà la sua attività riciclando queste navi presso cantieri di demolizione che già adottano sistemi compatibili con il rispetto dell'ambiente, appartenenti all'International Ship Recycling Association. Nel frattempo GRI provvederà a realizzare un proprio impianto per la demolizione delle navi ed il riciclo dell'acciaio.
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- «Abbiamo individuato un buon numero di armatori, da un lato, e di industriali del settore siderurgico, dall'altro - spiega il direttore generale di GRI, Brett Salt - che condividono i nostri stessi principi di rispetto per l'ambiente, e che vogliono essere in grado di evidenziare la tracciabilità sia nei materiali di costruzione delle navi sia nella provenienza dell'acciaio di recupero per la produzione di nuovo acciaio. Offriamo loro l'opportunità di investire in un business remunerativo che nello stesso tempo offre agli armatori la possibilità di dimostrare la rispondenza delle loro navi agli obblighi previsti dal Green Passport fino al momento del riciclo dei materiali ed ai produttori di acciaio di avere un Green Passport documentabile per il loro prodotto. Faremo prossimamente contratti base per la fornitura di acciaio da demolizione con diverse acciaierie in Asia, e individueremo le navi che possono soddisfare tale domanda. Stiamo inoltre attivamente studiando la collocazione di potenziali siti per cantieri di demolizione che possano offrire ormeggi sicuri per le navi in disarmo in attesa della demolizione, e che consentano di ottenere materiali di riciclo puliti, a costi equi, utilizzando personale opportunamente preparato, in condizioni di massima protezione per la sicurezza e la salute».
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- «Siamo di fronte - conferma il chairman di Siba Ships, Mauro Balzarini - a due esigenze che si combinano tra loro. Da un lato abbiamo l'armamento internazionale più responsabile, sensibile all'impegno a demolire le proprie navi in una maniera rispettosa dell'ambiente. Dall'altro lato abbiamo l'industria siderurgica che vuole fare ricorso ad acciaio prodotto nel corso di demolizioni effettuate in condizioni eticamente corrette. Inoltre abbiamo una convenzione internazionale per il riciclo delle navi in maniera sicura e rispettosa dell'ambiente, recentemente emessa dall'IMO, che metterà fine alla pratica di demolire le navi sulla spiaggia, come tuttora avviene in zone caratterizzate da un forte inquinamento e da condizioni di lavoro inaccettabili. Il settore delle bulk carrier, in particolare, sta andando incontro ad un periodo che sarà caratterizzato da un gran numero di demolizioni, e nel momento in cui l'economia mondiale riprenderà la sua corsa anche la domanda di acciaio tornerà a crescere con velocità. Abbiamo, quindi, una opportunità pressoché storica dal momento che il mercato, l'opinione pubblica e il nuovo quadro normativo concorrono tutti a creare le condizioni per lo sviluppo di questo piano».
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- «Siamo impegnati a condurre il nostro business in campo marittimo in una maniera rispettosa dell'ambiente - sottolinea l'amministratore delegato di Seaarland, Antonio Zacchello - e in questo contesto rientrano, ovviamente, anche le modalità con cui provvediamo alla demolizione delle nostre navi ed al riciclo dei materiali. L'iniziativa GRI ci dà la certezza che le nostre navi vengono riciclate nel rispetto dell'ambiente e delle condizioni di lavoro».
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