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FESCO si rifiuta di investire ulteriormente nel nuovo container terminal di Ust-Luga
Progetto in stand-by. Il gruppo armatoriale russo non intende effettuare altre spese, mentre First Quantum ed Eurogate confermano la loro intenzione di procedere secondo i piani
5 agosto 2009
Il gruppo armatoriale russo FESCO si è rifiutato di effettuare ulteriori investimenti per portare avanti la costruzione dell'Ust-Luga Container Terminal (ULCT), il nuovo container terminal del porto russo di Ust-Luga, sul Golfo di Finlandia. Lo ha reso noto la stessa società terminalista ULCT, che è una filiale di Baltic Container Terminal (BCT), società a sua volta partecipata con l'80% del capitale dalla russa National Container Company (NCC) - una joint venture 50:50 tra la britannica First Quantum e la FESCO - e con il restante 20% dal gruppo terminalistico tedesco Eurogate (inforMARE del 13 dicembre 2007).
ULCT ha spiegato che FESCO ha deciso di non investire ulteriormente nel terminal del porto russo a causa di una «carenza di capitale di investimento», ma anche a causa del calo della domanda. Tale scelta implica la messa in stand-by del progetto. ULCT ha sottolineato che «tale decisione è in conflitto con la posizione degli altri due azionisti, First Quantum ed Eurogate, che hanno entrambi confermato di essere pronti a procedere con il progetto secondo i piani e di avviarlo alla fine di quest'anno». Tuttavia ULCT ha confermato che il progetto «attualmente non è fattibile alla luce del rifiuto della FESCO di tener fede al piano originario».
La costruzione dell'Ust-Luga Container Terminal è iniziata nell'aprile 2007. La prima fase del progetto, che include la costruzione di due banchine per un totale di 440 metri lineari con una capacità di movimentazione annua di 500mila teu, dovrebbe essere completata tra alla fine di quest'anno. La seconda fase, che innalzerà la capacità di traffico a 1,5 milioni di container all'anno, dovrebbe essere ultimata nel 2013, mentre la terza fase dovrebbe essere conclusa nel 2019 quando l'impianto portuale avrà una capacità di traffico annua pari a tre milioni di teu. NCC ha reso noto che il proprio investimento nel progetto ammonterà a circa 800 milioni di dollari, mentre altri 110 milioni di dollari giungeranno dalle casse dello Stato.
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