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Trasportounito accusa l'Autorità Portuale della Spezia di uso abusivo del “Truck Village”
Secondo il sindacato l'area, finanziata dagli autotrasportatori, verrebbe dirottata ad altri utilizzatori
25 agosto 2009
Trasportounito accusa l'Autorità Portuale della Spezia di aver dirottato il “Truck Village” ad altri utilizzatori anziché riservarlo agli autotrasportatori, che lo hanno finanziato. Secondo il segretario generale del sindacato, Maurizio Longo, «parte decisamente con un piede sbagliato il neo presidente dell'Autorità Portuale di La Spezia insediatosi solo da qualche mese».
Longo ha sottolineato che «sul cosiddetto Truck Village, l'area di sosta realizzata con un fondo perduto per quasi un milione di euro messo a disposizione dagli autotrasportatori, si sta consumando un macroscopico abuso». «A oltre tre anni dalla conclusione dei lavori - ha precisato - non solo l'Autorità Portuale sta disattendendo gli impegni assunti per quanto concerne le condizioni di finanziamento, ma di fatto impedisce ai Tir che operano nel porto di usufruire della loro infrastruttura che inizia ad evidenziare segni di deterioramento dovuti all'assenza di utilizzo e quindi di manutenzione».
Longo ha spiegato che «nei tre anni l'unico bando di gara predisposto dall'Autorità Portuale avrebbe dovuto affidare la concessione, per la gestione del Truck Village a partire dallo scorso 3 luglio ma, con un ritardo di oltre un mese, il Comitato Portuale ne ha deliberato l'annullamento sostenendo la necessità di risistemare l'area per servire meglio, non gli autotrasportatori, bensì la Dogana ed altri uffici pubblici».
Secondo Trasportounito, l'Autorità Portuale starebbe «delineando un quadro, eufemisticamente stravagante, all'interno del quale una struttura costruita con fondi dell'autotrasporto e destinata ai servizi dell'autotrasporto, verrebbe dirottata verso altre funzioni e altri soggetti».
«Per parte nostra - ha concluso Longo - non lasceremo intentata alcuna azione legale, non solo per ristabilire le condizioni originali contenute negli atti sottoscritti, ma, a questo punto, ed anche per accertare eventuali responsabilità di ogni tipo afferenti una gestione superficiale delle strutture e delle risorse pubbliche».
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