- Il governo elvetico non darà altri soldi alle ferrovie, che avevano chiesto un aumento dei mezzi finanziari di circa un miliardo di franchi svizzeri in quanto i costi di manutenzione dell'infrastruttura ferroviaria sono notevolmente aumentati e continuano a salire a causa della maggiore usura della rete. Le società ferroviarie avevano evidenziato che la rete del gruppo pubblico SBB CFF FFS, percorsa in media da 93 treni al giorno, è la più intensamente utilizzata al mondo e che, mentre il carico della rete è cresciuto complessivamente del 17% tra il 2002 e il 2008, i fondi federali, tenuto conto degli aumenti, sono diminuiti dell'8%.
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- Il consiglio federale elvetico ha spiegato che, per motivi di politica finanziaria, intende mantenere le riduzioni dei fondi destinati all'infrastruttura del gruppo ferroviario pubblico SBB CFF FFS e delle ferrovie private svizzere per gli anni 2011 e 2012. L'esecutivo ha precisato di ritenere che, in base al programma di consolidamento 2011-2013, le misure di politica finanziaria sono prioritarie rispetto alle richieste avanzate dalle ferrovie.
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- Pertanto per assicurare l'esercizio dell'infrastruttura ferroviaria non verranno messi a disposizione ulteriori fondi dal bilancio federale e quindi nel piano finanziario per gli anni 2011 e 2012 saranno mantenuti i fondi previsti in precedenza, pari a 2,9 miliardi di franchi svizzeri, per il finanziamento dell'esercizio e della manutenzione dell'infrastruttura del gruppo SBB CFF FFS, mentre per le ferrovie private il credito per questo biennio non dovrà superare 1,1 miliardi di franchi svizzeri.
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- Il consiglio federale ha dato mandato al dipartimento federale dell'Ambiente, dei Trasporti, dell'Energia e delle Comunicazioni (DATEC) di elaborare proposte atte a consentire, malgrado i limiti ai fondi, l'esercizio dell'infrastruttura ferroviaria in condizioni di sicurezza e di elaborare una convenzione sulle prestazioni con SBB CFF FFS e un credito per l'infrastruttura delle ferrovie private, rispettando i limiti posti dal piano finanziario.
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- L'esecutivo ha precisato che, tra le proposte volte a generare ulteriori crediti e a ridurre gli investimenti previsti per il biennio 2011 e 2012, sono attualmente al vaglio diverse opzioni tra cui la riduzione degli investimenti in opere di ampliamento. Ciò - ha rilevato il governo - può interessare i progetti in corso di realizzazione, quali la linea di transito a Zurigo o la linea CEVA a Ginevra, e causare ritardi per i nuovi investimenti pianificati (ad esempio il potenziamento di grandi stazioni o l'ampliamento della sagoma per treni a due piani in Vallese). Inoltre sono possibili rinvii dei lavori di manutenzione sulla rete, che potrebbero comportare tratti di rallentamento e provocare quindi ritardi sugli orari ferroviari della rete elvetica.
- Tra le proposte figurano anche l'aumento dei prezzi dei tracciati per il traffico passeggeri, che si tramuterebbe in un aumento dei prezzi dei titoli di viaggio, e la riduzione dei versamenti al Fondo FTP, che è utilizzato per le infrastrutture ferroviarie ed è alimentato principalmente dalla tassa TTPCP sul traffico stradale pesante, al fine di impiegare queste risorse per gli investimenti delle ferrovie. Ciò - ha però rilevato il governo - provocherebbe rinvii nella realizzazione dei progetti di Sviluppo futuro dell'Infrastruttura Ferroviaria (SIF) stabiliti dal parlamento. Inoltre sono possibili riduzioni dei fondi destinati al risanamento di gallerie e ad adeguamenti per l'accesso dei disabili ai trasporti pubblici.
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