- Domenica scorsa, nell'ambito della nona edizione del Salone Nautico Internazionale di Venezia, si è svolto il convegno sul tema “Porti turistici tra Europa e Regioni” che è stato organizzato da Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) con l'obiettivo di un confronto non solo dal punto di vista del federalismo regionale, ma anche su quanto accadrà al sistema dei servizi nautici italiani al bivio tra nuovi principi comunitari e i nuovi poteri alle Regioni.
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- Al dibattito sono intervenuti Roberto Perocchio, presidente di Assomarinas, Leandro Gasperini, esperto del settore portuale turistico, Oscar Siches, membro della Commissione Portualità Turistica dell' ICOMIA, Antonio Di Monte, presidente Distretto nautico Sicilia, e l'assessore ai Trasporti della Regione Veneto, Renato Chisso.
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- Gasperini ha ricordato i passi compiuti da Assomarinas nei riguardi della Conferenza delle Regioni per contribuire «a rendere navigabile una mare di norme spesso incomprensibili e incerte». Per quanto riguarda le procedure concessorie, Assomarinas ritiene che il DPR 509 del '97 resti tuttora la migliore normativa di disciplina del procedimento di concessione di beni del demanio marittimo per la realizzazione di strutture dedicate alla nautica da diporto. In questo contesto è stato raccomandato un costruttivo confronto tra Stato e Regioni per poter garantire maggiore impulso agli investimenti privati nel settore.
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- Per ciò che riguarda il federalismo demaniale è stato sottolineato come l'attribuzione diretta dallo Stato agli enti locali di beni facenti parte del patrimonio disponibile e del demanio sia vista con particolare favore dall'imprenditoria privata in quanto strumento di creazione di ulteriori opportunità di riconversione e utilizzo ad usi turistici di beni che potrebbero divenire generatori di nuova economia anche nel comparto nautico-diportistico.
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- In merito ai canoni demaniali è stato ricordato che la Finanziaria 2007 ha introdotto un rilevante incremento dei canoni demaniali marittimi per i porti turistici arrivando, in alcuni casi, a importi richiesti che superano di 8-10 volte i precedenti. Assomarinas ha rilevato come, sull'applicazione della nuova normativa alle concessioni demaniali già rilasciate, pendano seri dubbi di legittimità e come il Consiglio di Stato, con l'ordinanza 880/09 del 17 febbraio 2009, abbia accolto l'istanza cautelare in primo grado di un porto turistico “ritenuto che la nuova determinazione va ad alterare sensibilmente il rapporto contrattuale tra amministrazione e concessionario e incide sull'affidamento di quest'ultimo”. Si è pertanto richiesto che venga quanto meno chiarita la non applicabilità dei nuovi canoni alle concessioni in atto prima dell'emanazione della nuova normativa.
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