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Dopo il crollo del 12,2% nel 2009, per quest'anno la WTO prevede una ripresa del 9,5% dei traffici merci mondiali
Luzzati (Confetra): «la crisi è stata durissima e, pur avendo toccato il fondo nella prima metà del 2009, non ha ancora avuto l'atteso effetto rimbalzo»
26 marzo 2010
Dopo aver registrato nel 2009 un crollo del 12,2%, la flessione più accentuata in oltre 70 anni, quest'anno i traffici i traffici mondiali di merci torneranno a crescere registrando un incremento del 9,5% in termini di volumi movimentati rispetto allo scorso anno. Lo prevedono gli economisti della World Trade Organization (WTO): «intravediamo - ha spiegato oggi il direttore generale della WTO, Pascal Lamy - la luce alla fine del tunnel e il commercio promette di essere una parte importante della ripresa. Tuttavia - ha ammonito - dobbiamo evitare di far fallire qualsiasi recupero dell'economia con il ricorso al protezionismo».
Secondo le previsioni della WTO, nel 2010 le esportazioni dalle economie sviluppate cresceranno del 7,5% in termini di volumi, mentre le esportazioni dal resto del mondo aumenteranno dell'11% circa. Se gli scambi commerciali continueranno ad espandersi al ritmo attuale - ha spiegato la WTO - ci vorrà un altro anno affinché i volumi superino il livello record registrato nel 2008.
La WTO ha rilevato come uno degli elementi positivi nel corso del difficile 2009 sia stato il mancato aumento di barriere commerciali quali misure per rispondere alla crisi e come il numero di misure per limitare gli scambi attuate dai governi sia diminuito negli ultimi mesi. Tuttavia - ha osservato l'organizzazione mondiale del commercio - permane una significativa inerzia dell'economia mondiale, in molte nazioni la disoccupazione rimarrà elevata per tutto il 2010 ed una disoccupazione persistente può indurre ad intensificare le spinte protezionistiche.
Sul fronte italiano, intanto, la Confetra (Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica) ha presentato la nota congiunturale sul trasporto merci nazionale, che lo scorso anno ha registrato valori fortemente negativi rispetto al 2008. La crisi economica mondiale - ha spiegato Confetra - ha investito tutto il comparto e le sue diverse modalità: i trasporti nazionali su strada a carico completo hanno registrato nel 2009 un -25% sull'anno precedente in termini di viaggi e un -27% in termini di fatturato; i viaggi di trasporti internazionali a carico completo sono diminuiti in media del -22%, mentre il fatturato è sceso del -25%. In particolare è stato registrato -18,6% per la modalità aerea (fatturato -25%), -30% per le ferrovie (fatturato -15%), -17% per la modalità via mare (fatturato -11%) e -22% per la strada (fatturato -20%).
Tale netta riduzione dei traffici internazionali è registrata anche dalla contrazione dei transiti ai valichi alpini. Su base annua il Gran San Bernardo segna un -18,7%, seguito dal Frejus con -17%. Il Traforo del Monte Bianco si attesta ad un -12% mentre il Brennero a -10,6%.
Tra i trasporti terrestri, quelli che hanno risentito meno della crisi mondiale sono i trasporti nazionali di collettame (corrieri) che hanno chiuso il 2009 con un -6%. In calo anche il peso medio di ogni partita pari a -1,5%. Di conseguenza anche il fatturato ha registrato un valore negativo pari a -7%.
A livello di aree geografiche, si rileva un'uniforme riduzione delle spedizioni. I paesi maggiormente interessati dalla flessione sono il Giappone (-25%), l' Asia (-21%) e Nord America (-20%). L'Unione Europea si attesta ad un -17%. Valori meno negativi per quanto riguarda i traffici con i Paesi Africani (-11%).
Relativamente al traffico container nei maggiori porti italiani, si registrano dati negativi per tutti gli scali: Livorno -28%, Trieste -17,6%, Ravenna -16,2% seguita da La Spezia con -16,1% In flessione anche Genova (-13,2%). Valori meno negativi per Taranto (-5,7%) e Venezia (-2,5%).
Il traffico aereo merci si è ridotto nel complesso del -15,4%. Nel primo semestre la riduzione era stata del -31,5%, mentre la seconda metà dell'anno ha visto una ripresa del cargo aereo. In particolare, il polo milanese Malpensa-Linate mostra una flessione del -17,2%, Orio al Serio (Bergamo) -18%, il polo romano Ciampino-Fiumicino -9,8%.
«Purtroppo - ha commentato il direttore generale della Confetra, Piero Luzzati - la crisi è stata durissima e, pur avendo toccato il fondo nella prima metà del 2009, non ha ancora avuto l'atteso effetto rimbalzo. I segnali di ripresa sono ancora contraddittori e a macchia di leopardo, mentre addirittura i dati 2010 di alcuni significativi segmenti della nostra logistica (come il Frejus e Genova) registrano un segno negativo rispetto ai pessimi valori dell'inizio del 2009. Bisognerà attendere ancora qualche mese per comprendere se e in che misura la crisi potrà considerarsi effettivamente superata».
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