- Oggi la Corte d'appello di Parigi ha confermato le pene pecuniarie inflitte nel processo di primo grado per il naufragio della petroliera Erika, avvenuto alla fine del 1999 (inforMARE del 12 dicembre 1999), procedimento giudiziario nel quale il gruppo petrolifero Total era stato ritenuto responsabile dell'inquinamento causato dall'affondamento della nave ed era stato condannato al pagamento di 192 milioni di euro di danni (inforMARE del 17 gennaio 2008). Il gruppo Total era ricorso in appello contro tale sentenza sostenendo che la responsabilità per ciò che attiene la manutenzione e l'esercizio della nave ricade sull'armatore e sulla società di classificazione (inforMARE del 28 gennaio 2008). Questi ultimi sono l'armatore Giuseppe Savarese della Tevere Shipping, il presidente della società di ship management Panship Management & Services, Antonio Pollara, e la società di classificazione italiana RINA, che nel 2008 erano stati condannati al pagamento di ammende pecuniarie di 75.000 euro ciascuno per Savarese e Pollara e di 375.000 euro per il RINA, sanzioni economiche confermate dalla Corte d'appello parigina.
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- Inoltre la Corte d'appello ha lievemente aumentato l'ammontare del risarcimento alle parti civili, che è salito da 192,5 milioni di euro, in gran parte già versati, a 200,6 milioni di euro.
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