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Il Comitato Seagull invoca una revisione delle tabelle di armamento delle navi italiane
Stato di agitazione dei marittimi di Trapani, Molfetta, Torre del Greco, Pozzallo e Mola di Bari per rivendicare il diritto al lavoro
19 maggio 2010
Il Comitato Seagull, in una lettera aperta inviata al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla Confitarma, al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, ai sindacati, e ai rappresentanti delle istituzioni pugliesi, ha denunciato la grave situazione occupazionale settore marittimo.
Nella lettera, che pubblichiamo di seguito, il Comitato invoca una revisione delle tabelle di armamento per rideterminare la nazionalità dei membri dell'equipaggio delle navi italiane per ridare possibilità di imbarco ai marittimi italiani.
Le attuali tabelle di armamento sulle navi italiane - a seguito delle disposizioni di legge in vigore (art. 318 del C.N. e art. 2, legge 30/1998, e successive modificazioni) - determinano il numero e la nazionalità dei componenti l'equipaggio, secondo gli accordi intervenuti fra le organizzazioni sindacali CGIL-CISL-UIL e Confitarma.
Una tale situazione -sbilanciata a favore degli stranieri- ha fortemente compromesso il livello occupazionale del settore e molti sono i marittimi italiani che non trovano più imbarco: il contesto è poi aggravato dalla liberalizzazione del mercato del lavoro in quanto gli armatori hanno facoltà della chiamata diretta; ma, come è ben comprensibile, la carenza di controlli puntuali lascia spazio a tutte le iniziative possibili e si ha pure notizia di navi poste in disarmo in porti esteri per imbarcare equipaggi costituiti in stragrande maggioranza da stranieri.
Allo stato, ignoriamo se risulta attivato un organismo centrale ove far affluire le chiamate per l'imbarco sulle navi, ma pare necessario centralizzare mediante un sistema telematico le richieste di personale, di modo che le navi in arrivo in porto possano utilizzare marittimi di tutto il Paese.
I MARITTIMI DI TRAPANI, MOLFETTA, TORRE DEL GRECO, POZZALLO, MOLA DI BARI, HANNO PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE ED HANNO INDETTO UN'ASSEMBLEA PERMANENTE PER RIVENDICARE IL LORO DIRITTO AL LAVORO:
non per discriminazione, ma hanno necessità di dare dignità alle loro famiglie, di ridare lavoro e lustro alle loro città, e chiedono la revisione delle tabelle di armamento delle navi, da parte della CGIL-CISL-UIL e Confitarma, per rideterminare la nazionalità dei membri dell'equipaggio delle navi italiane.
Vi sono anche altri temi da propugnare, quali la tutela dei diritti e la competenza per territorio per le controversie di lavoro e previdenziali, la sicurezza a bordo, l'ambiente, il costo dei corsi di formazione, ed infine una commissione di inchiesta parlamentare sugli infortuni marittimi ad oggi insoluti.
Confidiamo nell'impegno e nella solidarietà delle istituzioni in indirizzo per la immediata convocazione della parti sociali affinché provvedano alla revisione delle tabelle di armamento delle navi italiane.
Restiamo in attesa di sollecito riscontro e porgiamo distinti saluti.-
Il Presidente della Sezione di Molfetta Grande Invalido del Lavoro Giuseppe Adesso
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