- inforMARE - Domani alle ore 10.00 a Roma, presso il Centro Congressi Frentani, si terrà un convegno nazionale organizzato da Fim, Fiom e Uilm, che sono le federazioni del settore metalmeccanico delle organizzazioni sindacali Cisl, Cgil e Uil, sul tema “Cantieristica navale: un patrimonio industriale e di lavoro per le comunità locali e per il Paese”.
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- Con l'incontro, che verrà seguito da una giornata di mobilitazione nazionale in programma il prossimo 1° ottobre con una manifestazione a Roma, si intende chiamare lavoratori e istituzioni a dare il proprio contributo per la riuscita delle azioni a difesa del settore navalmeccanico, per promuovere l'uscita dalla crisi e il rilancio del comparto. Obiettivo dell'iniziativa è di ottenere un programma di commesse pubbliche rapidamente cantierabili, un'adeguata politica industriale di settore, investimenti per l'ammodernamento dei cantieri e per attività di ricerca e di innovazione del prodotto, finanziamenti all'esportazione e all'acquisizione di commesse e misure in sede europea a favore del rinnovo delle navi e per lo sviluppo del settore.
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- Annunciando la propria partecipazione all'incontro di domani l'assessore regionale ligure allo Sviluppo economico, Renzo Guccinelli, ha sottolineato che la Liguria sembra essere la regione colpita più pesantemente da un'ipotetica chiusura dei cantieri del gruppo Fincantieri a Riva Trigoso (Genova) e dal ridimensionamento di quelli di Sestri Ponente (Genova) a seguito della bozza del piano industriale 2010-2014 presentato dall'azienda. Guccinelli ha espresso una «forte contrarietà al piano industriale presentato da Fincantieri». «Sicuramente - ha spiegato l'assessore - la cantieristica sta vivendo un forte momento di crisi che non si può affrontare però con lo smantellamento dei cantieri navali. È necessaria una politica di investimento, di diversificazione industriale e di crescita e il governo non può continuare a tacere anche sulla richiesta di un incontro presentata dalla Conferenza delle Regioni». «Come Regione - ha concluso Guccinelli - siamo impegnati a mettere in campo tutte le forze a nostra disposizione e a dare vita ad una forte mobilitazione con le altre regioni, i sindacati e i lavoratori».
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- Commentando l'ipotesi di un pesante piano di ristrutturazione del gruppo cantieristico, il segretario confederale della Cgil, Vincenzo Scudiere, ha rilevato come «la vicenda Fincantieri rappresenti non solo l'ultimo atto di una situazione economica sempre più difficile e complicata del nostro Paese, ma soprattutto la grave e non più tollerabile assenza del ministro dello Sviluppo economico». «La produzione industriale si riduce - ha rilevato il dirigente sindacale - mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali raggiunge livelli che senza finanziamenti renderanno sempre più drammatica la condizione di centinaia di migliaia di lavoratori». Secondo Scudiere, «la mancanza di una strategia di politica industriale è molto grave, e la vicenda Fincantieri rappresenta la punta dell'iceberg dell'assenza di governo della crisi, ma ancor più grave è l'assenza del ministro dell'industria». «Proprio per quanto riguarda il gruppo cantieristico - ha osservato il segretario confederale della Cgil - il governo e il ministro, in qualità di rappresentante della proprietà, dovrebbe svolgere le funzioni proprie improntate alla definizione di politiche industriali. Al gruppo, infatti, servirebbe un piano di emergenza per mantenere la produzione in tutti i siti italiani: tocca cioè proprio al governo intervenire per garantire l'occupazione in uno dei settori che ancora possono garantire prospettive al nostro Paese». (iM)
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