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Accordo di cooperazione tra CMA CGM, Maersk Line e MSC per contrastare la pirateria
I tre vettori concordano con la proposta di costituire una Guardia Costiera regionale
21 settembre 2010
inforMARE - CMA CGM, Maersk Line e Mediterranean Shipping Company (MSC), le tre compagnie che sono ai vertici della classifica della flotta mondiale dei vettori container assomando circa il 35% del volume totale della capacità di carico delle navi in termini di container da 20', hanno annunciato la loro cooperazione nella lotta contro la pirateria marittima nel Golfo di Aden e nell'Oceano Indiano.
L'accordo prevede lo scambio di informazioni sulle misure di sicurezza, sulle procedure adottate per contrastare il fenomeno e il coordinamento delle iniziative per evidenziare il problema nei confronti di tutti i soggetti interessati.
«La nostra prima e principale preoccupazione - hanno sottolineato le tre compagnie - è la sicurezza e salvaguardia dei nostri equipaggi. La pirateria continua ad essere un problema per l'industria dello shipping e, se vogliamo farvi fronte efficacemente, noi, come armatori, dobbiamo collaborare».
Evidenziando il contributo fornito dalle forze navali impiegate dai governi nelle aree a rischio per contrastare la pirateria, CMA CGM, Maersk Line e MSC hanno precisato che «le cause di questo problema non possono essere risolte da un giorno all'altro. Pertanto - hanno rilevato - è necessario che le forze navali dispongano di un mandato deciso e dinamico per far fronte alla situazione nell'area, che è in continuo mutamento. Inoltre è indispensabile che gli atti di pirateria non rimangano impuniti ed è perciò necessario un appropriato quadro legislativo per perseguire i pirati».
CMA CGM, Maersk Line e MSC hanno confermato il loro appoggio alle proposte che mirano alla costituzione di apposite forze nell'area per contrastare la pirateria, come ad esempio una Guardia Costiera regionale e l'istituzione di corridoi di transito in Africa orientale. (iM)
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