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Domani alla Spezia prenderà il via la seconda edizione di SeaFuture
La fiera internazionale è dedicata alle innovazioni in campo nautico, marittimo e oceanografico
12 ottobre 2010
inforMARE - Domani prenderà il via alle ore 9.30 allo Speziaexpò della Spezia la seconda edizione di SeaFuture, la fiera internazionale dedicata alle innovazioni in campo nautico, marittimo e oceanografico organizzata dalla Camera di Commercio della Spezia nell'ambito dell'accordo di programma ICE (Istituto Commercio Estero) - Regione Liguria - Liguria International.
A SeaFuture - che è sia fiera con incontri b2b e workshop che laboratorio scientifico interattivo aperto ai visitatori di tutte le età - parteciperanno oltre cento espositori su una superficie di 2.500 metri quadrati: imprese, centri di ricerca, aree marine protette, distretti, consorzi, studi professionali.
SeaFuture offre una panoramica sull'innovazione a livello europeo ed extraeuropeo. Obiettivo principale della rassegna è promuovere dinamiche d'internazionalizzazione e concretizzare sinergie, tecniche e commerciali, tra realtà che sviluppano e realizzano prodotti e servizi ad alto contenuto innovativo nell'ambito delle tecnologie marine, con il coinvolgimento di enti di ricerca e università.
Ampio spazio è riservato anche agli enti di ricerca nazionali ed internazionali. Con la prospettiva di stringere rapporti con l'Italia, saranno presenti a SeaFuture i maggiori centri di ricerca russi: il “KURS Central Institute of Scientific Research”, il “Research Institute of Administrative Activities of Russian Academy of Sciences” e l'“Experimental Design Bureau of Oceanological Engineering of Russian Academy of Sciences”. L'avanguardia francese sarà rappresentata dal Pole Mer Paca (Polo del Mare Provenza, Alpi e Costa Azzurra), quella canadese dall'Institut Maritime du Quebec. Presenti i centri di ricerca italiani con sede operativa alla Spezia: il CSSN, Centro Supporto di Sperimentazione Navale della Marina Militare, che in questo periodo sta studiando la rumorosità dei due nuovi sottomarini U212 della Marina Militare Italiana e, in ambito civile, sta testando i cavi del ponte sullo Stretto di Messina; l'Enea (Centro Ricerche Ambiente Marino); l'Ismar-Cnr (Istituto Scienze Marine del Cnr); l'INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) che fa ricerca in materia di geofisica, con tecniche di magnetismo e di gravimetria, e oceanografia fisica; il NURC (centro Nato per la ricerca subacquea) che presenterà i “veicoli autonomi sottomarini” utilizzati per la bonifica di porti e fondali e le tecnologie utilizzate per la lotta al terrorismo e alla pirateria.
Quest'anno SeaFuture apre anche alle Aree Marine Protette con l'intento di rafforzare il rapporto tra territori e imprese accomunati dalla “risorsa mare”: a valutare possibili collaborazioni saranno la Rete dei Parchi Marini Liguri, il Parco Nazionale dell'Arcipelago della Maddalena, il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, la Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio e, tra le novità, la partecipazione di rappresentanti istituzionali di Cuba. In questa edizione si segnala inoltre la presenza dell'Acquario di Genova.
SeaFuture, che si concluderà venerdì prossimo, sarà arricchito da una serie di convegni e seminari su tutti i temi della manifestazione: dai finanziamenti alle imprese che fanno innovazione e investono sui nuovi mercati, alla nautica sostenibile, all'opportunità di crescita della filiera del mare.
SeaFuture sarà aperto dalle ore 10 alle 18 con ingresso libero. (iM)
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