- inforMARE - VTG Italia Srl, filiale del gruppo tedesco VTG specializzato nel trasporto e nella logistica ferroviaria, ha investito circa quattro milioni di euro per acquistare 50 carri ferroviari di ultima generazione da 120 metri cubi e con assili rinforzati da 22,5 tonnellate per il trasporto di GPL.
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- Sottolineando gli importanti investimenti sulla sicurezza fatti in proprio da VTG Italia, il Wagon Hire Division manager della società, Enrico Torre, ha auspicato che «anche le imprese ferroviarie siano disponibili a investire per migliorare ed incrementare il trasporto ferroviario delle merci, in termini di dedica di maggiori risorse a questo segmento del ferroviario. Così come ci si augura - ha aggiunto - che tutte le autorità preposte, il ministero dei Trasporti ed il ministero degli Interni, promulghino regole chiare, non vessatorie e non discriminanti, possibilmente condivise con tutti gli attori del trasporto ferroviario delle merci, in primis i detentori di carri, figura purtroppo non ancora riconosciuta in Italia. Infine il ministero delle Finanze, pur nell'oculata gestione necessaria al delicato momento economico - ha proseguito Torre - dovrebbe dedicare risorse mirate al rilancio del trasporto ferroviario delle merci e non provvedimenti a pioggia che poco aiutano il sistema». In particolare, VTG Italia auspica un chiarimento rapido su alcuni atteggiamenti presi dagli enti od organi preposti alla sorveglianza della sicurezza del trasporto ferroviario, ad esempio: controllo delle “supposte” perdite di merci pericolose da carri ferroviari “misurate” da operatori di Rete Ferroviaria Italiana, confermate dai Vigili del Fuoco con blocco dei carri, e quasi mai validate dai successivi interventi delle squadre di emergenza dei detentori dei carri. La base - secondo l'azienda - sarebbe l'indicazione precisa di una soglia minima di allarme che per il GPL potrebbe essere ad esempio quella di 10.000 ppm al minimo, ovvero 1% di concentrazione, ben al di sotto del limite di esplosività. Inoltre VTG Italia propone la formazione dei verificatori delle imprese ferroviarie, che - ha rilevato la società - «ormai etichettano e bloccano i carri merci con etichettature che definire fantasiose non è offensivo; molti carri devono essere mandati in officina per riparazioni e controlli, che poi si accertano inesistenti; il tutto con conseguente mancato utilizzo dei carri per mesi e mesi».
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- VTG Italia si appresta a chiudere il 2010 con un fatturato di oltre cinque milioni di euro per quanto riguarda il settore trasporti GPL e di 20 milioni di euro complessivi per il settore trasporti e noleggi. (iM)
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