Il ministro Matteoli ha designato Marina Morassi come presidente dell'Autorità Portuale di Trieste

inforMARE - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha designato Marina Monassi alla presidenza dell'Autorità portuale di Trieste. Tale indicazione è stata comunicata al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, a cui - come prescrive la legge 84/94 sui porti - spetta manifestare al ministro la propria eventuale intesa entro trenta giorni. (iM)

L'opinione di inforMARE

AAA cercansi presidenti di Autorità Portuali

In Italia non si trovano manager, dirigenti ed esperti del settore marittimo-portuale disposti a fare i presidenti di un'Autorità Portuale. Accade come per gli idraulici, i saldatori e i carpentieri: non c'è più nessuno disposto a fare questo mestiere. Non può che essere così dato che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, è stato costretto a designare per conto del governo Marina Monassi quale presidente dell'Autorità Portuale di Trieste in sostituzione di Claudio Boniciolli, giunto alla scadenza del mandato fissata per il prossimo 4 dicembre.

Marina Monassi i requisiti li ha: è laureata (in biologia) ed ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo nell'amministrazione pubblica, tra cui quelli di direttore generale (dal 1994 al 1998) dell'allora Ente Autonomo del Porto di Trieste, istituzione che è diventata poi Autorità Portuale di Trieste e di cui è stata segretario generale (dal 1995 al 1998), presidente (dal 2003 all'aprile 2006) e commissario (da maggio a giugno 2006).

Marina Monassi è stata indicata alla futura presidenza dell'ente portuale di Trieste dalla Camera di Commercio, mentre il Comune ha presentato la candidatura del sindaco Roberto Dipiazza e la Provincia quella del presidente uscente Claudio Boniciolli.

Indubbiamente Marina Monassi, che attualmente è direttore generale della multiutility AcegasAps, è qualificata per presiedere il Comitato Portuale di Trieste, poltrona su cui - peraltro - si è appunto già seduta. Tuttavia nel suo curriculum c'è un altro corrente incarico che sembra stridere con quello di presidente dell'ente portuale giuliano: la vicepresidenza di UniCredit Corporate Banking.

UniCredit Corporate Banking è capofila del consorzio composto da Assicurazioni Generali, Costa Crociere, Giuliana Bunkeraggi e Reguardia che ha acquisito il 60% di Trieste Terminal Passeggeri, la società che gestisce il comparto passeggeri del porto di Trieste e che è partecipata con il restante 40% dall'Autorità Portuale. Inoltre fa parte del gruppo UniCredit, quello che ha presentato un progetto per realizzare una piattaforma container nel comprensorio portuale di Trieste e Monfalcone.

Ciononostante Matteoli è stato costretto a scegliere Marina Monassi. Intuiamo la riluttanza del ministro. Siamo certi però che Matteoli, o chi per lui, abbia segnalato alla designata l'incompatibilità tra la sua attuale carica dirigenziale e la sua futura nomina a presidente del porto di Trieste.

Come dite? Nessuna legge decreta tale inconciliabilità? D'accordo. Noi però siamo certi che Matteoli, oltre che dalla norma, sia guidato anche dal buonsenso.

Bruno Bellio
inforMARE - Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha designato Marina Monassi alla presidenza dell'Autorità portuale di Trieste. Tale indicazione è stata comunicata al presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, a cui - come prescrive la legge 84/94 sui porti - spetta manifestare al ministro la propria eventuale intesa entro trenta giorni. (iM)

L'opinione di inforMARE

AAA cercansi presidenti di Autorità Portuali

In Italia non si trovano manager, dirigenti ed esperti del settore marittimo-portuale disposti a fare i presidenti di un'Autorità Portuale. Accade come per gli idraulici, i saldatori e i carpentieri: non c'è più nessuno disposto a fare questo mestiere. Non può che essere così dato che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, è stato costretto a designare per conto del governo Marina Monassi quale presidente dell'Autorità Portuale di Trieste in sostituzione di Claudio Boniciolli, giunto alla scadenza del mandato fissata per il prossimo 4 dicembre.

Marina Monassi i requisiti li ha: è laureata (in biologia) ed ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo nell'amministrazione pubblica, tra cui quelli di direttore generale (dal 1994 al 1998) dell'allora Ente Autonomo del Porto di Trieste, istituzione che è diventata poi Autorità Portuale di Trieste e di cui è stata segretario generale (dal 1995 al 1998), presidente (dal 2003 all'aprile 2006) e commissario (da maggio a giugno 2006).

Marina Monassi è stata indicata alla futura presidenza dell'ente portuale di Trieste dalla Camera di Commercio, mentre il Comune ha presentato la candidatura del sindaco Roberto Dipiazza e la Provincia quella del presidente uscente Claudio Boniciolli.

Indubbiamente Marina Monassi, che attualmente è direttore generale della multiutility AcegasAps, è qualificata per presiedere il Comitato Portuale di Trieste, poltrona su cui - peraltro - si è appunto già seduta. Tuttavia nel suo curriculum c'è un altro corrente incarico che sembra stridere con quello di presidente dell'ente portuale giuliano: la vicepresidenza di UniCredit Corporate Banking.

UniCredit Corporate Banking è capofila del consorzio composto da Assicurazioni Generali, Costa Crociere, Giuliana Bunkeraggi e Reguardia che ha acquisito il 60% di Trieste Terminal Passeggeri, la società che gestisce il comparto passeggeri del porto di Trieste e che è partecipata con il restante 40% dall'Autorità Portuale. Inoltre fa parte del gruppo UniCredit, quello che ha presentato un progetto per realizzare una piattaforma container nel comprensorio portuale di Trieste e Monfalcone.

Ciononostante Matteoli è stato costretto a scegliere Marina Monassi. Intuiamo la riluttanza del ministro. Siamo certi però che Matteoli, o chi per lui, abbia segnalato alla designata l'incompatibilità tra la sua attuale carica dirigenziale e la sua futura nomina a presidente del porto di Trieste.

Come dite? Nessuna legge decreta tale inconciliabilità? D'accordo. Noi però siamo certi che Matteoli, oltre che dalla norma, sia guidato anche dal buonsenso.

Bruno Bellio