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Gli armatori spagnoli manifestano preoccupazione per il rialzo delle tasse portuali
Utor (ANAVE): «i porti stanno effettuando ingenti investimenti e i costi operativi continuano a crescere in modo allarmante»
30 novembre 2010
inforMARE - Gli armatori spagnoli hanno ribadito il loro timore che i livelli delle tasse portuali che saranno applicati a partire dal prossimo 1° gennaio per effetto della nuova legge sui porti (33/2010) penalizzeranno la competitività del sistema marittimo-portuale nazionale. Intervenendo nei giorni scorsi ad un convegno sui porti svoltosi a Madrid il presidente dell'Asociación de Navieros Españoles (ANAVE), Adolfo Utor, ha detto che «le modifiche alle tasse portuali sono tante e complesse da analizzare, tuttavia - ha osservato - non si può dire che le tasse si abbasseranno. In molti traffici le tasse cresceranno notevolmente. Quello che è certo è che queste variazioni renderanno possibile una maggior concorrenza tra i porti, anche se è da vedere se si realizzerà».
«In molti casi - ha proseguito Utor - gli elevati coefficienti correttivi che sono stati applicati non sembrano giustificati dai risultati d'esercizio». Auspicando una maggiore moderazione nella gestione delle Autorità Portuali, il presidente dell'ANAVE ha osservato che «i porti stanno effettuando ingenti investimenti e che «i costi operativi continuano a crescere in modo allarmante». (iM)
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