- inforMARE - Ieri il governo turco ha protestato per l'accordo per la delimitazione della Zona Economica Esclusiva (EEZ) tra Cipro e Israele e sulla relativa giurisdizione marittima, incluse le attività di esplorazione nel settore del petrolio e del gas, che è siglato venerdì scorso dal ministero degli Affari esteri della Repubblica di Cipro, Markos Kyprianou, e dal ministro delle Infrastrutture nazionali israeliane, Uzi Landau.
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- Il ministro degli Esteri turco, Ahmet Davutoglu, ha sottolineato che l'intesa non tiene conto dei diritti e degli interessi dei cittadini turco-ciprioti e non contribuisce alla pacificazione e alla stabilità della regione orientale del Mediterraneo. «Come già annunciato dalla Repubblica Turca di Cipro Nord - ha dichiarato Davutoglu - i turco-ciprioti detengono anche diritti e giurisdizione sulle aree marittime dell'isola di Cipro. L'amministrazione greco-cipriota non rappresenta di diritto e di fatto i turco-ciprioti e Cipro nel suo complesso. Pertanto gli accordi sottoscritti dai greco-ciprioti con le nazioni della regione sono nulli per la Turchia».
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- Il portavoce del governo della Repubblica di Cipro, Stefanos Stefanou, ha replicato che «le questioni di pertinenza della Repubblica di Cipro e dei suoi diritti di sovranità non ricadono nelle competenze di qualsiasi altro Stato». (iM)
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