- . Lo denunciano oggi il segretario generale CISL Calabria, Paolo Tramonti, e il segretario generale FIT CISL Calabria, Annibale Fiorenza, che spiegano come da un'attenta lettura delle linee politiche del Piano, che è stato elaborato ed approvato dalla Consulta Generale per L'autotrasporto e per la Logistica e presentato in Commissione Trasporti il 18 Gennaio scorso, si rileva la marginalità della Calabria e del suo sistema dei trasporti.
-
- Tramonti e Fiorenza constatano come da queste linee politiche si evince quello che la FIT-CISL Calabria denuncia da tempo, cioè che «l'asse della portualità e della logistica integrata, se non si interviene con tempestività e determinazione, si svilupperà nei porti e nelle Regioni del Centro-Nord del Paese tant'è che le piattaforme logistiche, in esso individuate e programmate - precisano Tramonti e Fiorenza - sono: la piattaforma logistica del Nord-Ovest (Genova-Voltri, Savona-Vado Ligure, La Spezia); la piattaforma logistica del Nord-Est (Trieste - Monfalcone, Venezia-Marghera con gli interporti di Padova, Verona, Trento e Cervignano ecc.); la piattaforma logistica dell'area Centro - Settentrionale (porto di Livorno - Ravenna che si saldano con l'interporto di Prato e l'area logistica di Parma, il nodo interportuale e ferroviario di Bologna e Cesena); la piattaforma logistica dell'area centrale da Civitavecchia ed Ancona».
-
- Mentre sul versante meridionale - proseguono i due rappresentanti sindacali - le piattaforme logistiche si configurano: sulla direttrice adriatica con il sistema pugliese (porto di Bari e suo interporto, Taranto, e Brindisi ); sul versante tirrenico il porto di Napoli con la sua retro portualità di Napoli-Est e il supporto logistico ed operativo di Nola (Interporto) e Marcianise (con lo scalo ferroviario). «Per il porto di Gioia Tauro - osservano Tramonti e Fiorenza - il piano si limita a dire: “oltre a potenziare il sistema ferroviario di collegamento, va definita la operatività di un'area logistica retro portuale adeguatamente servita da collegamenti telematici rimandando tutto al “Piano per il Sud”».
-
- «Così - sottolineano Tramonti e Fiorenza - non va bene»; «il futuro del porto di Gioia Tauro - chiariscono i sindacalisti - passa dal suo inserimento nel nuovo “Piano Nazionale della Logistica”. Ad oggi è proprio l'assenza di un'adeguata piattaforma logistica il grande handicap per la competitività dell'infrastruttura portuale di Gioia Tauro, nel complesso processo distributivo delle merci movimentate».
-
- I rappresentanti di CISL Calabria e FIT CISL Calabria ricordano la flessione del volume di traffico dei container registrata negli ultimi anni dal porto di Gioia Tauro: «a fronte di un sostanziale aumento dei volumi di merce trasportata e movimentata nei porti del Mediterraneo (+10% rispetto al 2009) - spiegano Tramonti e Fiorenza - il porto di Gioia Tauro, anche nel 2010, con i 2.851.261 teu ha confermato un'ulteriore flessione (-0,2%) rispetto ai dati del 2009 (2.857.440 teu) già ben al di sotto (circa -18%) dei volumi movimentati nel 2008 ( 3.467.824 teu). In un contesto portuale mediterraneo in sostanziale crescita - sottolineano - il porto di Gioia Tauro rimane al palo, confermando i noti handicap che penalizzano la sua competitività nel nuovo “Sistema Portuale del Mediterraneo”».
-
- Tramonti e Fiorenza confermano la forte preoccupazione della CISL ed evidenziano il suo impegno a tenere accesi i riflettori richiamando l'attenzione delle imprese, degli enti interessati e di tutte le parti politiche ed istituzionali ed esortandoli ad «un'assunzione di responsabilità immediata per poter recuperare ritardi e risorse necessarie a sostenere e sviluppare la strategicità del porto nel “Sistema Euro-Mediterraneo”».
-
- «L'incontro tra il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e il ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, avvenuto a Roma lo scorso 23 febbraio, anche se ancora interlocutorio - dicono Tramonti e Fiorenza - è stato un fatto importante e positivo. Lo stesso potrà avere l'atteso seguito a condizione che venga attivato un adeguato “Tavolo Interistituzionale” aperto al contributo delle parti sociali. Un tavolo necessario per affrontare e dare corso ad alcune priorità quali: programmazione degli investimenti; realizzazione delle infrastrutture funzionali all'integrazione dell'area portuale nel sistema produttivo e dei trasporti, nazionale ed internazionale; fiscalità di vantaggio per attrarre investimenti e realizzare insediamenti produttivi».
-
- «Il porto di Gioia Tauro - concludono Tramonti e Fiorenza - rappresenta, al di là di ogni retorica, una delle poche certezze per il presente e una grande opportunità per la crescita e lo sviluppo della Calabria e come tale va sostenuta ad ogni livello».
|