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Due plichi, ma forse una sola offerta concreta per l'acquisizione di Tirrenia
D'Andrea: si va avanti
16 marzo 2011
Solo gli armatori Aponte (MSC), Grimaldi (Grimaldi Group) e Onorato (Moby) sembrerebbero interessati ad acquisire la compagnia di navigazione pubblica Tirrenia. Quella dei tre armatori, riuniti nella cordata Compagnia Italiana di Navigazione, sarebbe l'unica offerta economica concreta presentata entro le ore 12.00 di ieri, data di scadenza del bando di gara per la privatizzazione della compagnia. Tale offerta economica sarebbe inferiore a 380 milioni di euro, che è il valore di Tirrenia stimato da Banca Profilo, advisor nominato del ministero dello Sviluppo economico, ma raggiungerebbe tale cifra con una serie di implementazioni.
In effetti il commissario straordinario di Tirrenia e della sua controllata Siremar, Giancarlo D'Andrea, ha reso noto che entro tale termine sono pervenuti «due plichi per Tirrenia e due per Siremar». Tuttavia uno dei plichi per Tirrenia includerebbe una lettera di disponibilità a preparare un'offerta inviata dalla Mediterranea Holding di Navigazione (gruppo Lauro). D'Andrea ha precisato comunque che per Tirrenia «le offerte pervenute consentono la prosecuzione dell'ulteriore fase che precede la definitiva aggiudicazione».
Per Siremar, la cui base d'asta era stata fissata a 55 milioni di euro, i due plichi contenerebbero un'analoga proposta di Mediterranea Holding di Navigazione e un'altra manifestazione di disponibilità a predisporre un'offerta presentata da Ustica Lines. Per l'aggiudicazione di Siremar il commissario straordinario avrebbe intenzione di procedere sulla base della legge 39 del 18 febbraio 2004 che, quale misura per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza, consentirebbe la cessione di beni, di aziende o rami di aziende tramite trattativa privata.
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