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Royal Caribbean Cruises chiude il primo trimestre con una crescita del 63% del risultato operativo
Ricavi e utile netto sono aumentati rispettivamente del 12,5% e del 4,7%
28 aprile 2011
Il presidente e amministratore delegato della statunitense Royal Caribbean Cruises, Richard D. Fain, è molto soddisfatto dei risultati conseguiti dal proprio gruppo crocieristico all'inizio di quest'anno. Nel primo trimestre del 2011 il gruppo americano ha totalizzato un utile netto di 91,6 milioni di dollari su ricavi per 1.672,0 milioni di dollari, con incrementi rispettivamente del 4,7% e del 12,5% sullo stesso periodo dello scorso anno. L'utile operativo è cresciuto del 63,0% a 149,5 milioni di dollari.
«L'anno - ha commentato oggi Fain - è iniziato con un botto - elevato numero di prenotazioni, costi inferiori e utili consistenti - e nel primo trimestre ciascuno dei nostri marchi ha superato le aspettative. Purtroppo - ha aggiunto - gli eventi in Nord Africa e in Giappone hanno trasformato quello che poteva essere un anno spettacolare in un anno solo molto buono. Ciononostante, a parte alcune variazioni dovute al prezzo del combustibile, la nostra earnings guidance per l'anno è essenzialmente invariata nonostante questi drammatici eventi geopolitici. Per la gran parte dei nostri prodotti la domanda è rimasta piuttosto elevata e anche gli itinerari che hanno subito un impatto hanno iniziato a migliorare».
Sul fronte dei costi direttamente correlati all'attività crocieristica, nei primi tre mesi di quest'anno il gruppo americano ha registrato oneri per 1.101,1 milioni di dollari, in crescita del 7,4% sul corrispondente periodo del 2010. Nei primi tre mesi del 2011 i passeggeri ospitati sulle navi della flotta dei marchi del gruppo Royal Caribbean International, Celebrity Cruises, Pullmantur, Azamara Club Cruises e Croisières de France è stato di 1.214.809 unità (+8,7%).
Per l'intero 2011 il gruppo Royal Caribbean Cruises prevede che i net yields, cioè i ricavi al netto dei costi dei trasporti aerei, delle commissioni alle agenzie turistiche e di altri costi diretti, aumenteranno del 5-7% rispetto all'esercizio annuale precedente (l'aumento previsto è del 3-5% sulla base di tassi di cambio costanti). È inoltre atteso rispetto al 2010 un aumento del 4-5% (+2-3% a tassi di cambio costanti) dei costi correlati all'attività crocieristica, con esclusione del costo del fuel.
Per il secondo trimestre di quest'anno il gruppo attende una crescita del 5% circa dei net yields (+1-2% a tassi di cambio costanti) e un aumento del 4-5% (+2% circa a tassi di cambio costanti) dei costi direttamente correlati all'attività crocieristica escludendo il fuel.
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