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Le imprese di autotrasporto italiane non sono neppure più in grado di pagare le quote di iscrizione all'Albo di categoria
Lo denuncia Trasportounito
17 giugno 2011
Alla vigilia della propria assemblea nazionale, che si terrà domani dalle ore 14,00 a Roma presso il Centro Congressi SGM, Trasportounito Fiap lancia un ulteriore allarme sullo stato di collasso che caratterizza le società di autotrasporto italiane. Solo 65.000 su un totale di 156.000 imprese di autotrasporto italiane iscritte all'Albo di categoria - ha spiegato l'associazione - sono state in condizione di pagare le quote di iscrizione 2011 e questo è un ulteriore, drammatico indicatore, della situazione di costante e inarrestabile degrado del comparto.
Se è vero che circa 40.000 posizioni dovranno essere cancellate perché prive di veicoli - ha precisato Trasportounito - mancano comunque all'appello 51.000 imprese che non hanno potuto far fronte al loro impegno con l'Albo e che quindi rischiano di essere cancellate, con tutte le conseguenze negative che ne deriverebbero.
«Questo dato - ha rilevato il presidente nazionale di Trasportounito, Franco Pensiero - non evidenzia solo le gravi difficoltà del settore ma accende i riflettori sul vero elemento di incertezza: per quanto tempo queste imprese potranno sopravvivere?».
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