- Sabato prossimo il gruppo armatoriale napoletano Grimaldi inaugurerà una nuova autostrada del mare tra i porti di Genova, Livorno, Palermo e Tunisi dedicata al trasporto di TIR, semirimorchi, automobili ed altra merce rotabile. Il collegamento marittimo sarà operato con le due navi gemelle Eurocargo Genova ed Eurocargo Alexandria concepite e costruite presso i cantieri coreani di Hyundai Mipo Dockyard per soddisfare le esigenze specifiche di questa linea.
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- Le due navi hanno una lunghezza di 200 metri, una stazza di 32.700 tonnellate, e sono in grado di trasportare ciascuna circa 4.000 metri lineari di merce rotabile, pari a 280 semirimorchi, e 200 auto, ad una velocità di servizio di 23 nodi. Inoltre, grazie alla loro rampa in grado di caricare unità con peso fino a 120 tonnellate, queste navi sono adatte anche al trasporto di carichi eccezionali.
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- Il nuovo servizio avrà frequenza trisettimanale da e per tutti i porti serviti. Le partenze da nord verso sud saranno ogni lunedì, mercoledì e sabato da Genova per Palermo e Tunisi, ogni lunedì, mercoledì e venerdì da Livorno per Palermo e Tunisi ed ogni martedì, giovedì e domenica da Palermo per Tunisi. Le partenze da sud verso nord avverranno ogni lunedì, mercoledì e sabato da Tunisi per Palermo, Livorno e Genova ed ogni martedì, giovedì e domenica da Palermo per Livorno e Genova.
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- «Questa iniziativa - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo, Emanuele Grimaldi - dimostra ancora una volta l'impegno del gruppo Grimaldi a potenziare ulteriormente i collegamenti marittimi tra il Nord Italia, la Sicilia e la Tunisia. Col lancio di questa nuova autostrada del mare tra le due sponde del Mediterraneo il gruppo offrirà un servizio ancora più affidabile e rispondente alle esigenze del autotrasporto impiegando due navi altamente efficienti, sia dal punto di vista economico che ambientale: a beneficiarne saranno non solo gli operatori logistici italiani ed esteri, ma anche gli esportatori siciliani i quali vedono ulteriormente potenziati i propri canali d'accesso verso il continente europeo e la Tunisia».
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