- Oggi a Roma governo, Regione Calabria e Medcenter Container Terminal (MCT), la società del gruppo Contship Italia che gestisce il container terminal del porto di Gioia Tauro, hanno sottoscritto un accordo con l'obiettivo di superare lo stato di crisi in cui si trova il porto calabrese.
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- Al termine dell'incontro, al quale hanno partecipato il ministro e il sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Altero Matteoli e Aurelio Misiti, il sottosegretario all'Economia e alle Finanze, Antonio Gentile, il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, il presidente dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, e i rappresentanti dei ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle organizzazioni sindacali, il ministro Matteoli ha sottolineato che l'intesa raggiunta «è un primo passo significativo che evita le procedure di mobilità per il personale e che apre un percorso condiviso per rilanciare l'attività dell'importante scalo portuale, recuperando la sua produttività e salvaguardando i livelli occupazionali».
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- Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha reso noto che nel corso dell'incontro MCT ha illustrato la situazione di crisi, derivante da un lato dalla perdita di volumi produttivi conseguenti alla improvvisa decisione della compagnia armatoriale danese Maersk Line di non scalare più il terminal di Gioia Tauro e dall'altra dalla perdita di competitività aziendale caratterizzata da un progressivo aumento del differenziale tra costi e ricavi ad oggi arrivato ad un 37%. Una situazione - ha spiegato MCT - «che impone l'immediata attuazione di un piano di salvataggio aziendale, basato sulla riduzione di tutti i costi, in primis quello del personale che evidenzia eccedenze per numero 467 lavoratori».
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- Il ministero ha precisato che, su richiesta del ministro Matteoli, anche a nome del ministero del Lavoro e del ministero dello Sviluppo economico, MCT si è dichiarata disponibile ad accogliere l'istanza di tutte le organizzazioni sindacali rinunciando ad avviare le procedure di mobilità. Per gestire questa situazione di crisi, l'azienda proporrà il ricorso alla cassa integrazione per crisi aziendale, che consenta di attuare un piano di risanamento aziendale teso al recupero di efficienza organizzativa e di produttività. Il ricorso alla cassa integrazione straordinaria avrebbe la durata di un anno rinnovabile fino a 36 mesi.
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- Da parte sua la Regione Calabria si è impegnata a dare compiuta attuazione alle previsioni dell'Accordo di Programma Quadro (APQ) del settembre 2010 mirato a proiettare il porto di Gioia Tauro dallo status attuale di “porto di transhipment” a “polo logistico integrato”, che prevede la realizzazione accanto all'attuale terminal di un gateway ferroviario ben collegato alla rete del sistema nazionale e di un distretto logistico, inteso come insieme di interventi in grado di creare le condizioni necessarie a favorire l'insediamento dei grandi operatori industriali e logistici. Inoltre la Regione si è impegnata ad attuare tutti gli interventi possibili di politiche attive e passive in favore dell'occupazione necessari al sostegno del piano di risanamento di MCT e della realizzazione delle iniziative dell'Accordo di Programma Quadro.
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- Contship Italia si è invece dichiarata disponibile a collaborare con la Regione e Invitalia per costituire una società di warehousing che funga da progetto pilota per catalizzare l'interesse di società qualificabili come anchor business nel loro segmento di attività logistica e industriale.
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- Le organizzazioni sindacali da parte loro si fanno parte garante per il mantenimento di un clima di relazioni industriali sereno e collaborativo e per l'elaborazione di un contratto d'area della Piana di Gioia Tauro, strumento operativo per attirare future iniziative imprenditoriali nel costituendo distretto logistico.
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- Infine il ministero dello Sviluppo economico si è impegnato a realizzare quanto di propria competenza per l'inserimento di Gioia Tauro nelle aree di crisi di cui alla legge 2009, mentre il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a svolgere il ruolo di regia di tutte le iniziative e dei percorsi identificati dall'accordo, garantendo il necessario supporto a tutte le parti interessate e responsabili della buona riuscita di quanto oggetto dell'intesa. Inoltre lo stesso dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è impegnato a svolgere un'attività di ricognizione e verifica su quelli che sono i fattori di distorsione della concorrenza del mercato dei servizi di transhipment nel Mediterraneo: differenziale del costo del lavoro con i terminal nordafricani; tassazione sui vettori (tasse di ancoraggio) pressoché inesistenti nei porti di transhipment concorrenti con quelli italiani (comunitari e non); accise su gasolio ed energia decisamente più elevate in confronto a quelle applicate in diversi stati comunitari. Questo, specifica l'accordo, al fine di valutare la presentazione di disegni di legge di iniziativa governativa, compatibili con la legislazione comunitaria, finalizzati a sostenere nel prossimo triennio la capacità competitiva delle aziende italiane.
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- Il tavolo presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti proseguirà i suoi lavori nei prossimi giorni fino alla definizione della vertenza.
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- Intanto è stato annunciata l'interruzione dell'attività al container terminal di Gioia Tauro a partire dalle ore 19 di questa sera, che potrebbe protrarsi per tre giorni, a causa della carenza di traffico.
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