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Positivo il contributo dell'industria crocieristica all'economia USA nonostante la crisi economica
Nel 2010 i posti di lavoro generati dal comparto sono aumentati del 5,1%
27 luglio 2011
Lo scorso anno i posti di lavoro generati dall'industria crocieristica nordamericana sono aumentati del 5,1% a 329.943 unità rispetto a 313.998 nel 2009. Lo evidenzia il nuovo studio indipendente commissionato dalla Cruise Lines International Association (CLIA) alla BREA (Business Research & Economic Advisors) che rileva come nel 2010 le retribuzioni degli addetti del settore abbiano contribuito con un totale di 15,2 miliardi di dollari all'economia degli Stati Uniti, con un incremento del 7,0% rispetto all'anno precedente.
«Il numero di questi posti di lavoro - ha commentato il chairman della CLIA, Howard Frank - costituisce una buona notizia date le difficoltà dell'economia. Siamo lieti della notevole crescita del contributo economico dell'industria crocieristica e che le compagnie associate alla CLIA siano direttamente o indirettamente responsabili di dare lavoro a circa 330.000 americani».
Lo scorso anno il valore prodotto complessivamente negli USA dall'industria crocieristica è ammontato a 37,85 miliardi di dollari (+7,8%). Le spese dirette del comparto nei confronti di attività statunitensi sono aumentate del 5,0% attestandosi a 18 miliardi di dollari; tali spese hanno generato posti di lavoro diretti per 140.359 persone (+4,4%) che hanno percepito complessivamente retribuzioni per 5,84 miliardi di dollari (+6,5%)
«Come industria globale - ha rilevato il presidente della CLIA, Christine Duffy - le compagnie crocieristiche sono riuscite a navigare in un periodo di crisi economica che ha reso più difficile assumere decisioni per le vacanze per milioni di persone. Inoltre i nostri associati hanno operato in presenza delle difficoltà generate dagli eventi geopolitici e dai disastri naturali. È confortante constatare i progressi compiuti nel 2010 e questo studio economico dimostra che il settore dei viaggi, e in particolare quello delle crociere, è importante per la nostra economia. L'industria crocieristica offre prodotti che sono molto apprezzati dai consumatori. L'acquisto di questi prodotti determina un impatto economico diretto e indiretto significativo che va a beneficio del benessere economico di tutti gli americani».
Lo scorso anno la flotta delle compagnie della CLIA dedicata al mercato nordamericano era costituita da 176 navi (+5,4% rispetto a 167 nel 2009) per una capacità totale di 307.707 letti bassi (+8,1%). Nel 2000 la flotta nordamericana era formata da 111 navi per una capacità di 165.381 letti bassi e da allora al 2010 tali cifre hanno registrato crescite rispettivamente del 59% e dell'86%.
Lo scorso anno il numero complessivo dei passeggeri ospitati dalle navi della flotta nordamericana è stato di 14,82 milioni di unità (+10,3% sul 2009) per un ricavo lordo totale di 24,01 miliardi di dollari (+8,9%).
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