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Dal porto di Gioia Tauro un appello per la liberazione di Francesco Azzarà
Il giovane calabrese volontario di Emergency è stato catturato a Nyala nel Sud Darfur
7 settembre 2011
L'Autorità Portuale di Gioia Tauro e della Calabria ha aderito all'appello per la liberazione di Francesco Azzarà, il giovane calabrese volontario di Emergency catturato a Nyala nel Sud Darfur. Nel 2004 Azzarà ha lavorato nel porto calabrese e all'interno dello scalo - ha sottolineato l'ente portuale - si è impegnato con la stessa passione che ha contraddistinto ogni sua attività; un'esperienza che, certamente, ha contribuito ad arricchire il suo percorso di crescita umana, ma anche professionale.
Nel sito internet dell'Autorità Portuale il messaggio a sostegno dell'operatore di Emergency è stato diffuso attraverso la pubblicazione di un banner che si apre al centro dell'homepage. Inoltre da oggi all'ingresso principale del porto di Gioia Tauro è stato affisso uno striscione che riproduce la foto del ragazzo, residente a Motta San Giovanni in provincia di Reggio Calabria, un volto particolarmente noto a tanti lavoratori portuali di Gioia Tauro che in passato, da colleghi e da amici, lo hanno visto lavorare con grande passione e dedizione al loro fianco.
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