- Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, ha inviato al vicepresidente della Commissione Europea, Siim Kallas, responsabile dei trasporti, una lettera - che pubblichiamo di seguito - in cui sottolinea che «sul Corridoio Europeo Berlino-Palermo, il governo italiano non ha mai cambiato opinione ritenendolo prioritario e non modificabile».
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- «Riguardo alle voci che fanno riferimento ad un eventuale intendimento, a livello tecnico, della Commissione Europea per una sostituzione del Berlino-Palermo con una nuova direttrice Helsinki- La Valletta - ha spiegato Matteoli - abbiamo subito contrapposto la nostra netta contrarietà con vari interventi politici e tecnici, l'ultimo dei quali è la lettera che ho inviato il 9 settembre scorso al vice presidente della Commissione Europea Siim Kallas, con delega ai Trasporti. Pertanto, non è rispondente al vero che da parte del governo ci siano stati, come afferma il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, dichiarazioni o atteggiamenti timidi né che tale posizione sia stata assunta sulla spinta dell'opinione pubblica, essendo essa già connaturata ai nostri convincimenti politici che trovano vasta condivisione anche al di fuori della attuale maggioranza di governo».
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- Nei giorni scorsi il governatore siciliano Lombardo, allarmato dalle notizie di stampa riguardanti l'iter in corso per modificare la rete transeuropea dei trasporti TEN-T dirottando il Corridoio 1 Berlino-Palermo dal naturale percorso attraverso Calabria e Sicilia per raggiungere, invece, Malta dall'Adriatico, aveva chiesto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, un incontro urgente ai massimi livelli nel quale assumere una posizione netta del governo riguardo le infrastrutture necessarie alla realizzazione del Corridoio 1. Lombardo aveva chiesto a Berlusconi anche un chiarimento circa le dichiarazioni del vicepresidente italiano della Commissione Europea, Antonio Tajani, fino a qualche mese fa commissario europeo ai Trasporti, secondo cui la proposta di modifica del tracciato del Corridoio 1 non sarebbe della Commissione Europea, ma delle autorità italiane.
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- Ieri, intanto, il presidente della Regione Siciliana ha reso noto di aver scritto una nuova lettera al presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso, a un mese dalla prima missiva del 13 luglio, per sollecitare un suo intervento sul collegamento dell'Italia meridionale alla rete europea dei trasporti. «Sicilia, Calabria e Basilicata - ha scritto Lombardo - rischiano di essere tagliate fuori dal progetto di revisione della rete transeuropea dei trasporti, sulla cui rimodulazione rimane molta confusione». «Il progetto di revisione della rete TEN-T presentato a fine giugno dalla Commissione - ha ricordato il governatore siciliano - propone la sostituzione del corridoio Berlino-Palermo con una nuova direttrice Helsinki-La Valletta, che non seguirebbe più il naturale percorso verso sud, ma da Napoli punterebbe verso Bari per raggiungere, via mare, Malta: una idea di cui - finora - non si conosce l'autore».
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- Lombardo ha precisato di non essere stato rassicurato dalla risposta alla lettera dello scorso 13 luglio del presidente della Commissione Europea, attraverso il direttore generale dei trasporti, che evidenzia che nulla è ancora deciso e che le osservazioni presentate dalle regioni meridionali saranno tenute in considerazione. Tale rassicurazione - ha rilevato Lombardo - «non chiarisce la sorte delle infrastrutture appaltate, finanziate e progettate in tutta l'Italia meridionale per potenziare il sistema dei trasporti: porti, aeroporti, collegamenti ferroviari e autostradali che rappresentano, insieme al ponte sullo Stretto, l'unica vera leva per lo sviluppo di tutto il Mezzogiorno». «Poco chiara» - ha aggiunto - anche la posizione del ministro alle Infrastrutture, Altero Matteoli, e del suo vice, Roberto Castelli: «hanno ribadito, sotto la spinta dell'opinione pubblica - ha precisato - che le scelte del passato non sono in discussione. Una posizione ribadita con forza anche dal ministro degli Esteri, Franco Frattini».
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- Lombardo ha inoltre ricordato che «il 3 agosto il CIPE ha completato il finanziamento delle infrastrutture che compongono il quadro del “Piano del Sud”. Ma è anche vero che recenti, più timide dichiarazioni di esponenti del governo nazionale, rimandano la definizione del piano ai complessi equilibri europei. Si tratta - secondo il governatore siciliano - di un quadro di incertezza che può essere dissipato solo dall'intervento diretto del presidente della Commissione Europea: un intervento “politico” che serva da argine rispetto ad una proposta che vanifica programmi e investimenti che valgono miliardi».
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- Il presidente della Regione Siciliana ha chiesto a Barroso un pronunciamento in occasione della riunione tecnica fissata per martedì prossimo presso il gabinetto del commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, alla quale parteciperanno il consigliere per i trasporti del commissario, Desiree Oen, e il direttore della rete TEN-T e degli investimenti strategici, Hermann Ruijters. Le regioni Sicilia e Calabria saranno rappresentate dal direttore degli Affari europei e internazionali della Regione Siciliana, Francesco Attaguile, e dai due direttori generali dei dipartimenti Infrastrutture e Trasporti, Falgares e Laganà. Saranno presenti anche i rappresentanti della società Stretto di Messina Spa, concessionaria della costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, nonché i rappresentanti del ministero italiano dei Trasporti e delle Infrastrutture oltre che la rappresentanza diplomatica italiana presso la Commissione Europea.
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- La lettera che il ministro Matteoli ha inviato al vice presidente della Commissione UE Siim Kallas il 9 settembre scorso.
- Egregio Commissario,
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- è opportuno precisare i desiderata del Governo italiano in merito al processo di rivisitazione delle Reti TEN-T.
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- Sin dall'avvio della fase di rivisitazione, una fase dal sottoscritto proposta sin dall'ottobre del 2008, sia in incontri istituzionali come quelli di Napoli nell'ottobre del 2009 o di Saragozza nel maggio del 2010, sia attraverso apposite note e relazioni formali inoltrate all'attenzione della Commissione da parte italiana è stata sempre ribadita l'importanza di una riconferma integrale dei Progetti Prioritari TEN-T definiti nel 2004 e in corso di realizzazione.
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- In particolare, con apposita nota, avevamo ribadito l'importanza del Corridoio 1 (Berlino - Palermo) e la sua funzione di collegamento tra il sistema comunitario ed il bacino del Mediterraneo, precisando che:
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- Palermo rappresenta il nodo più meridionale della rete core nell'intera area del bacino mediterraneo, e assolve quindi al compito di raccordare aree periferiche del continente europeo (criterio di perifericità);
- a livello nazionale, la Sicilia costituisce insieme con la Sardegna una delle cinque macro-regioni NUTS (Nomenclatura delle Unità Territoriali per la Statistica Eurostat) e, da sola, conta oltre 5 milioni di abitanti. Il collegamento tra le “grandi isole” e la Core Network deve essere garantito a livello ferroviario e stradale grazie al previsto ponte sullo Stretto di Messina. Un intervento che garantisce la continuità territoriale a scala nazionale e comunitaria e di cui si dispone già del progetto definitivo. È utile ricordare che tale collegamento stabile contempla sia l'asse stradale che ferroviario.
- il potenziamento dell'itinerario Messina - Palermo è interamente finanziato nell'ambito del Contratto di Programma di RFI ed è in corso di realizzazione (criterio di accessibilità).
- sull'asse autostradale Salerno - Reggio Calabria sono in corso lavori per oltre 7 miliardi di € e sono di prossimo avvio gli interventi di adeguamento della rete ferroviaria sempre in tale tratto.
- Quindi, la conferma della validità e della funzione strategica del Corridoio 1 (Berlino - Palermo) era e rimane per l'Italia un invariante che non possiamo in alcun modo non ritrovare tra gli assi portanti dell'intero “core network”.
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- Onde evitare equivoci, preciso anche che il collegamento Napoli - Bari era stato indicato come segmento antenna integrato al Corridoio 1 per consentire un possibile collegamento con il Corridoio 8 (Bari - Durazzo - Varna). Un'inclusione che però non doveva compromettere in alcun modo l'essenzialità e l'organicità del collegamento Berlino - Palermo.
- Pertanto, come dal sottoscritto già sottolineato in una mia nota a Lei inoltrata nel mese di luglio di questo anno, il Corridoio multimodale “Helsinki - Valletta”, dovrebbe necessariamente contenere l'intera evoluzione del Corridoio Berlino - Palermo e l'interpretazione del prolungamento Napoli - Bari, come alternativa al segmento Napoli - Palermo, non sarebbe in alcun modo condivisa dal Governo italiano e dai rappresentanti italiani, di ogni orientamento politico, nel Parlamento europeo.
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- Con i sensi della mia più alta stima,
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- Altero Matteoli
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