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TUI proporrà al consorzio Albert Ballin di acquisire un ulteriore 33,3% di Hapag-Lloyd
Il contratto dovrà essere sottoscritto entro la fine del prossimo settembre, pena la possibilità di cedere il controllo della compagnia ad investitori terzi
13 dicembre 2011
Il gruppo turistico tedesco TUI ha annunciato l'intenzione di cedere una parte consistente della propria rimanente quota nella società armatoriale Hapag-Lloyd di Amburgo. Da mesi circolano voci di possibili acquirenti, tra cui il gruppo Neptune Orient Lines (NOL) di Singapore che nel 2008 aveva tentato senza successo l'operazione. Evidentemente le trattative con terzi non sono andate a buon fine e il gruppo TUI, che attualmente detiene il 38,4% circa di Hapag-Lloyd, ha deciso, come previsto dagli accordi con il consorzio Albert Ballin, di proporre a quest'ultimo l'acquisto di un ulteriore 33,3% del capitale della compagnia. Il consorzio, che è costituito dall'amministrazione cittadina di Amburgo e da Kühne Holding, Signal Iduna, HSH Nordbank, M.M. Warburg Bank e HanseMerkur, attualmente possiede il 61,6% della compagnia armatoriale.
Se un accordo sul valore della quota del 33,3% non sarà raggiunto dalle parti, tale cifra sarà determinata da un auditor facente le funzioni di arbitro. L'accordo prevede che se il contratto per la cessione della quota ad Albert Ballin non verrà sottoscritto entro la fine del prossimo settembre, TUI avrà la facoltà di cedere una quota di maggioranza in Hapag-Lloyd ad investitori terzi e il consorzio Albert Ballin sarà obbligato a cedere agli stessi investitori e allo stesso prezzo il numero di azioni necessario per dare all'acquirente il controllo di Hapag-Lloyd. In tal caso TUI potrà quindi cedere la sua intera partecipazione nella compagnia armatoriale tedesca.
TUI ha sottolineato che la cessione del 33,3% del capitale, decisa oggi dal consiglio di amministrazione e approvata dal consiglio di sorveglianza, costituisce un notevole passo avanti verso l'uscita del gruppo dal settore del trasporto marittimo containerizzato ed ha confermato che costituisce l'esercizio dell'exit right, il diritto stabilito contrattualmente - in base al quale TUI può cedere la sua partecipazione - che può essere esercitato entro il prossimo 2 gennaio.
«La nostra uscita dal settore del trasporto marittimo dei container - ha ricordato l'amministratore delegato di TUI, Michael Frenzel - è stata stabilita tre anni fa con tutti i partner del consorzio di Amburgo. Nel corso del corrente anno abbiamo già ridotto il nostro capitale investito di un miliardo di euro». La scorsa primavera, infatti, TUI aveva già diminuito dal 49,8% al 38,4% la propria partecipazione in Hapag-Lloyd cedendo l'11,33% del capitale al consorzio Albert Ballin. «L'esercizio del nostro tender right - ha osservato Frenzel - costituisce ora il nostro prossimo passo».
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