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Definito l'elenco dei porti e inland terminal italiani che saranno connessi al sistema ferroviario europeo ERTMS
Entro il 2015 dovranno essere conformi Genova, Milano, Novara, Padova, Trieste e Verona ed entro il 2020 Bari, Bologna, Gioia Tauro, La Spezia, Napoli, Roma, Taranto e Venezia
7 febbraio 2012
Con decisione del 25 gennaio scorso relativa alle specifiche tecniche di interoperabilità per il sottosistema “controllo-comando e segnalamento” del sistema ferroviario trans-europeo ad alta velocità la Commissione Europea ha identificato ufficialmente i porti e inland terminal italiani e i loro relativi collegamenti ferroviari che faranno parte del sistema ferroviario europeo ERTMS (European Rail Traffic Management System/European Train Control System).
I porti di Genova e Trieste, che sono inclusi rispettivamente nei Corridoi A e D della rete, dovranno essere conformi al sistema ERTMS entro il 2015, mentre i porti di Napoli e Venezia, rispettivamente parte dei Corridoi B e D, dovranno essere conformi entro il 2020. Tra i porti e inland terminal italiani connessi alla rete, dovranno essere conformi entro il 2015 anche Milano, Novara, Padova e Verona ed entro il 2020 Bari, Bologna, Gioia Tauro, La Spezia, Roma e Taranto.
Comunicando l'inserimento del porto di Venezia nella rete dei terminali che per legge dovranno essere conformi al sistema ERTMS, l'Autorità Portuale di Venezia ha sottolineato che per Porto Marghera tale inclusione significa poter permettere ad ogni società ferroviaria europea di servirsi del porto di Venezia, garantendo la massima sicurezza ed efficienza dei convogli merci in arrivo e partenza dallo scalo.
L'ERTMS è un avanzato sistema di gestione della rete ferroviaria che consente il controllo automatico del distanziamento dei treni sui binari e assicura al contempo maggiore sicurezza e una maggiore velocità commerciale sulla rete ferroviaria europea permettendo all'infrastruttura ferroviaria ERTMS di colloquiare con tutto il materiale rotabile riconosciuto a livello europeo.
Il progetto co-finanziato dall'UE prevede sei corridoi europei dotati di questo sistema che verranno realizzati allo scopo di sostituire i molteplici sistemi di circolazione e sicurezza delle varie ferrovie europee e per garantire l'interoperabilità dei treni soprattutto sulle nuove reti ferroviarie ad alta velocità e alta capacità.
L'Autorità Portuale di Venezia ha ricordato che Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e il governo italiano sono impegnati a finanziare i lavori di adeguamento della rete ferroviaria, coerentemente con le strategie e i finanziamenti europei, e Porto Marghera è stato inserito grazie all'intervento del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel corridoio D.
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