Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
18:46 GMT+1
Assologistica, il fermo delle bisarche è diventato un problema di ordine pubblico
L'associazione chiede un intervento immediato del governo
6 marzo 2012
Assologistica chiede al governo un intervento sul fermo delle bisarche, che - accusa l'associazione - è diventato un problema di ordine pubblico. «Il prolungarsi del fermo dei piccoli autotrasportatori di autoveicoli, indetto da Bisarche Italiane aderente a Trasporto Unito - spiega Assologistica - ormai si sta trasformando in azioni di diffusa illegalità contro chi non intende aderire alla protesta. Infatti questa terza settimana di fermo continua a caratterizzarsi con presidi di scioperanti, presso gli impianti di produzione o nei piazzali di stoccaggio e movimentazione logistica degli autoveicoli, che esercitano una costante azione intimidatoria, ai danni di quegli autotrasportatori di bisarche che invece hanno scelto di non aderire al fermo. La protesta - rileva l'associazione - da rivendicazione sta diventando un vero e proprio problema di ordine pubblico».
Sottolineando di ritenere non più sostenibile il protrarsi della violazione dello stato di diritto di chi sceglie di continuare a lavorare, Assologistica chiede pertanto «un intervento immediato del governo affinché venga ristabilita la legalità».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore
Assologistica chiede al governo un intervento sul fermo delle bisarche, che - accusa l'associazione - è diventato un problema di ordine pubblico. «Il prolungarsi del fermo dei piccoli autotrasportatori di autoveicoli, indetto da Bisarche Italiane aderente a Trasporto Unito - spiega Assologistica - ormai si sta trasformando in azioni di diffusa illegalità contro chi non intende aderire alla protesta. Infatti questa terza settimana di fermo continua a caratterizzarsi con presidi di scioperanti, presso gli impianti di produzione o nei piazzali di stoccaggio e movimentazione logistica degli autoveicoli, che esercitano una costante azione intimidatoria, ai danni di quegli autotrasportatori di bisarche che invece hanno scelto di non aderire al fermo. La protesta - rileva l'associazione - da rivendicazione sta diventando un vero e proprio problema di ordine pubblico».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
