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Carnival ha archiviato il trimestre dicembre-febbraio con una perdita netta di 139 milioni di dollari
Per l'intero esercizio 2012 è atteso un utile per azione non-GAAP di 1,40-1,70 dollari rispetto a 2,42 nell'esercizio precedente
9 marzo 2012
Il gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation & plc ha archiviato il primo trimestre dell'esercizio 2012, che si è concluso lo scorso 29 febbraio, con una perdita netta di 139 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 152 milioni di dollari nel corrispondente trimestre dicembre 2010 - febbraio 2011. Il risultato del primo trimestre 2012 include una perdita di 173 milioni di dollari relativa alla riduzione del valore del goodwill dei beni della filiale Ibero Cruises e un utile non realizzato di 21 milioni di dollari sui derivati su combustibili. Il gruppo americano ha precisato che il risultato del primo trimestre 2012 include spese per 29 milioni di dollari determinate dal naufragio della nave Costa Concordia della filiale costa crociere avvenuto lo scorso 13 gennaio all'Isola del Giglio.
Nel primo trimestre dell'esercizio 2012 Carnival ha registrato ricavi per quasi 3,6 milioni di dollari, in crescita del 4,8% sul corrispondente trimestre dell'esercizio precedente. Il risultato operativo è stato negativo per 82 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 235 milioni di dollari nel primo trimestre dell'esercizio 2011.
Carnival ha reso noto che attualmente il volume di prenotazioni per la parte restante del 2012 registrato dai vari brand crocieristici del gruppo, escluso Costa Crociere, è inferiore di tre punti percentuali in termini di occupazione rispetto al corrispondente periodo dello scorso esercizio, mentre i prezzi delle crociere risultano lievemente superiori. Il volume di prenotazioni da metà gennaio al 26 febbraio scorsi, escluse quelle al marchio Costa, hanno mostrato un trend crescente, ma inferiore di una percentuale poco al di sotto del 10% rispetto allo stesso periodo del 2011, mentre i prezzi delle crociere risultano essere lievemente inferiori. Nello stesso periodo - ha precisato l'azienda americana - i volumi di prenotazioni per Costa Crociere sono notevolmente diminuiti rispetto allo scorso anno e sono risultati inferiori anche i prezzi delle crociere, alla luce anche - ha evidenziato Carnival - del fatto che Costa ha praticamente interrotto tutte le attività di marketing nel corso del periodo.
«La nostra base di attività per il 2012 - ha commentato il presidente e amministratore delegato di Carnival Corporation, Micky Arison - è solida e il volume delle prenotazioni sta gradualmente recuperando, cosa che riteniamo testimoni della fiducia dei consumatori nell'eccezionale livello di sicurezza mostrato nel tempo dall'industria delle crociere. Nonostante la flessione delle prenotazioni - ha spiegato - tutti i nostri brand nordamericani tuttora prevedono un lieve miglioramento del risultato nel 2012, mentre i nostri marchi europei, escluso Costa, prevedono di registrare un risultato lievemente inferiore parzialmente a causa del rallentamento delle economie europee».
Con l'esclusione dei risultati di Costa, il gruppo americano prevede di archiviare l'intero esercizio annuale 2012 con ricavi netti in linea con quelli dell'esercizio precedente, mentre includendo Costa è atteso un calo del 2-4%. L'utile per azione non-GAAP atteso per l'esercizio 2012 è di 1,40-1,70 dollari rispetto a 2,42 nell'esercizio precedente.
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