- Il prossimo 5 aprile alle ore 18.30 a Venezia, presso il foyer della Venezia Terminal Passeggeri (VTP), si terrà un incontro sul tema “Cruising: 'core business' dell'economia marittima veneziana” organizzato dall'International Propeller Cub Port of Venice e dalla VTP al quale parteciperanno i Lions della provincia di Venezia.
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- Tra gli invitati al tavolo dei relatori, oltre al presidente e all'amministratore delegato di VTP, Sandro Trevisanato e Roberto Perocchio, il presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa, i presidenti dei Lions di Venezia e dei Propeller Club di Ravenna, Monfalcone, Trieste e Capodistria, il presidente della Fiavet Veneto, Antonio Scipioni, e il presidente dell'Associazione Culturale Ponti sui Mari, Iva Scarpa.
- Il Propeller veneziano ha evidenziato come questo appuntamento congressuale sia particolarmente atteso da operatori portuali, compagnie di navigazione e cittadini alla luce delle decisioni che saranno prese in merito alla transitabilità delle navi da crociera per il bacino di san Marco, scelte che potrebbero penalizzare pesantemente questo particolare traffico che ha fatto del porto di Venezia il primo home port del Mediterraneo.
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- «I confortanti segnali che arrivano dalla Seatrade Conference di Miami, oltre che dalle indagini di mercato recentemente presentate da alcune primarie compagnie di navigazione - ha rilevato il presidente del Propeller, Massimo Bernardo - fanno prevedere un forte incremento delle toccate nel porto lagunare ed un sempre maggiore numero di crocieristi che scelgono questo tipo di vacanza. Pur capendo le istanze di quanti sono contrari al passaggio delle grandi navi per il bacino di San Marco non va tuttavia sottovalutato che in un momento di crisi economica così pesante la città non può rischiare l'esclusione dalle più significative rotte mediterranee con incalcolabili perdite sia dal punto di vista economico che culturale proprio quando si stanno facendo ingenti investimenti strutturali per attirare nuovi vettori e nuovi flussi crocieristici in città».
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- «Non possiamo buttare a mare il nostro “petrolio” - ha proseguito Bernardo - quando altri porti concorrenti italiani e stranieri stanno facendo di tutto e investendo fior di milioni di euro per sottrarre a Venezia una leadership che ha fatto del porto e dell'aeroporto i due maggiori generatori di traffico di tutto il nord-est italiano con importanti ricadute occupazionali ed economiche che vanno a beneficio di tutta l'economia cittadina».
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