- Nel primo trimestre di quest'anno il porto di Rotterdam ha movimentato 110,2 milioni di tonnellate di merci, con un incremento del 3,0% sul corrispondente periodo del 2011 determinato principalmente dalla crescita delle rinfuse liquide. Queste ultime sono ammontate complessivamente a 54,8 milioni di tonnellate (+9,0%), di cui 25,9 milioni di tonnellate di greggio (+6,1%), 20,1 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (+12,5%) ed oltre 8,5 milioni di tonnellate di altre rinfuse liquide (+7,9%).
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- Nel comparto delle rinfuse secche il traffico è diminuito del 6,5% attestandosi a 19,2 milioni di tonnellate, di cui 7,7 milioni di tonnellate di minerale di ferro e rottami (-13,9%), 6,9 milioni di tonnellate di carbone (+14,7%), 1,9 milioni di tonnellate di rinfuse agricole (-15,2%) e 2,7 milioni di tonnellate di altre rinfuse secche (-18,7%).
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- Nel settore dei container il traffico è aumentato dell'1,3% in termini di peso, che ha totalizzato 30,2 milioni di tonnellate, mentre è calato del 3,9% in termini di volume essendo stato pari a 2.780.439 container teu (i container vuoti sono diminuiti del 16%).
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- Il traffico dei rotabili è stato pari a 4,4 milioni di tonnellate (+0,3%) e quello delle altre merci varie a 1,6 milioni di tonnellate (-18,5%).
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- Complessivamente le importazioni attraverso lo scalo olandese sono ammontate a 78,0 milioni di tonnellate (+2,3%) e le esportazioni a 32,2 milioni di tonnellate (+4,9%).
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- «I risultati - ha commentato oggi l'amministratore delegato della Port of Rotterdam Authority, Hans Smits - sono migliori di quanto prevedessimo alla fine dello scorso anno, anche se sottraggo la percentuale di crescita dovuta al giorno bisestile. Sulla base delle previsioni di fine 2011, nella prima metà del 2012 avremmo dovuto registrare una lieve flessione seguita da una ripresa nel secondo semestre, con un risultato finale stabile o di lieve incremento. Da questa prospettiva, nel primo trimestre abbiamo vissuto di rendita. Comunque sia, abbiamo bisogno di attingere a queste riserve che dipendono dalle economie tedesca e olandese. La prima continua a svilupparsi positivamente, mentre la seconda dà ancora pochi motivi per infondere ottimismo. Le esportazioni verso nazioni al di fuori dell'Unione Europea, di cui la gran parte passa attraverso Rotterdam, offrono un raggio di speranza».
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