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Rossi (Regione Toscana): Costa Concordia deve essere smantellata nel porto di Livorno
Secondo il governatore toscano, la nave «non dovrà essere smembrata, ma condotta integra, senza rischi ambientali» nello scalo labronico
19 aprile 2012
Costa Concordia, la nave del gruppo Costa Crociere naufragata all'inizio di quest'anno all'isola toscana del Giglio, «non dovrà essere smembrata, ma condotta integra, senza rischi ambientali, in un luogo attrezzato per lo smantellamento. E questo luogo deve essere il porto di Livorno». Lo sostiene il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in un intervento ospitato oggi dal quotidiano “Il Tirreno”.
Ricordando che «è imminente il via alle operazioni per rimuovere la nave dalla scogliera dove si è incagliata», Rossi motiva le ragioni che - spiega - «mi spingono a rivendicare con forza il diritto-dovere della Toscana a gestire, con le proprie strutture e risorse tecnologiche e professionali, l'epilogo, che mi auguro positivo, di questa tragica storia. Il governatore toscano precisa che il suo riferimento non è «al progetto che verrà scelto e meno che mai alla ditta che verrà incaricata di realizzarlo», ma sottolinea che «l'operazione deve svolgersi nella darsena livornese, che è la più vicina da raggiungere e che ha tutte le caratteristiche strutturali e tecnologiche per occuparsene».
Rossi rivendica la «straordinaria efficienza e capacità organizzativa» di cui la Toscana ha dato prova fin dai primi minuti della tragedia e che «non può essere ignorata o messa da parte». «La Toscana - evidenzia il presidente della Regione - ha subìto certamente un danno dalla tragedia, la stagione turistica ne risulterà segnata se non compromessa. La Toscana ha il diritto di svolgere questo lavoro».
Rossi conclude annunciando che, se sarà necessario, si rivolgerà alle più alte cariche dello Stato, dal presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, ai ministri competenti.
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