- Domani la giunta comunale di Genova deciderà sulla consegna delle aree per l'insediamento dei primi cantieri del Terzo Valico ferroviario che dovrà collegare il capoluogo ligure con la pianura padana. Di fatto si tratterà di un momento della verità per la nuova giunta guidata dal sindaco Marco Doria dopo l'ordine del giorno che presenta una richiesta di moratoria dei lavori per il Terzo Valico che è stata avanzata dal capogruppo della Federazione della Sinistra Antonio Bruno e che è stata sottoscritta ieri anche da quattro consiglieri comunali di maggioranza.
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- Il vicesindaco, Stefano Bernini, ha confermato che l'azienda vincitrice dell'appalto da domani potrà iniziare i lavori che dureranno alcuni anni. «Restiamo convinti - ha dichiarato Bernini - dell'utilità per Genova del Terzo Valico ferroviario. Qui non siamo nel caso dell'alta velocità Torino-Lione. Siamo nel caso di un valico ferroviario che va ad aggiungersi ad altri insufficienti anche tecnicamente. Una nuova galleria ferroviaria è la scelta meno impattante per il territorio. La posizione del sindaco e della giunta è quella di mantenere fede agli impegni assunti nel programma con gli elettori. Sul Terzo Valico era chiara la posizione a favore dell'opera, non ci sono motivi perché ci sia un cambiamento».
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- Quanto alla posizione dei consiglieri che avevano chiesto la moratoria, Bernini ha aggiunto: «ci ha sorpreso che sia stata buttata lì come una scena di teatro anziché essere oggetto di un dialogo e di un confronto all'interno della maggioranza».
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- Lunedì Bernini aveva effettuato un sopralluogo ai cantieri del Terzo Valico insieme con l'assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita. Quest'ultima aveva rilevato la positiva collaborazione con l'amministrazione comunale: «finalmente - aveva dichiarato Paita - i cantieri per il Terzo Valico e per la strada a mare di Cornigliano stanno partendo. Monitoreremo attentamente per recuperare tempi e ritardi, dialogando con i cittadini per creare consenso intorno ad opere decisive per lo sviluppo della città e della regione, grazie anche alla collaborazione con il Comune che si sta dimostrando ottima».
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- Le differenti opinioni sulla necessità di realizzare l'infrastruttura ferroviaria all'interno della giunta comunale sono state evidenziate da Enrico Musso, ex candidato sindaco ora all'opposizione: «sul Terzo Valico - ha rilevato - i genovesi assistono in questi giorni a uno sconcertante spettacolo: contro la mozione che ne chiede la moratoria, firmata dai quattro consiglieri comunali della Lista Marco Doria, scende in campo Marco Doria medesimo, che assicura come già domani la giunta darà il via libera ai lavori per i primi cantieri. Non si capisce - ha sottolineato Musso - se i fedelissimi di Doria abbiano improvvisato il coup de théâtre della moratoria, prendendo in contropiede il loro stesso referente, o se si tratti invece di una commedia delle parti, in cui ciascuno interpreta un suo ruolo. Ciò che è certo è che un sindaco eletto sulla base di due programmi distinti, quello doriano e quello del Pd, più istituzionale, rischia di ricadere più volte in questo impasse».
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- «È sotto gli occhi di tutti - ha concluso Musso - che contro quest'opera, sostenuta da tempo dal primo partito della coalizione di maggioranza, si è costituita una nuova coalizione, una sub-maggioranza in seno alla maggioranza stessa: il Movimento 5 Stelle, Sel, lista Doria e Federazione della Sinistra marciano uniti contro il Pd, ed è facile prevedere che non saranno pochi gli argomenti su cui questa sub-maggioranza sostituirà quella ufficialmente eletta. A dispetto della promessa governabilità di Genova».
- Il presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha confermato l'assoluta necessità di realizzare l'opera: opporvisi - ha spiegato - equivale a «fare un assist per i porti del Nord Europa». «È legittimo - ha precisato Merlo - che il consiglio comunale discuta su ogni cosa, e che vi possano essere opinioni contrarie. Ma è preoccupante il fatto che non vi sia la consapevolezza che quest'opera è significativa per lo sviluppo e la difesa del lavoro. Pregiudicare quest'opera è come fare un grande assist ai porti del Nord Europa che vogliono entrare nel nostro mercato».
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