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Il gruppo crocieristico Carnival ha chiuso il periodo febbraio-maggio con un utile netto di 14 milioni di dollari (-93,2%)
Ricavi in calo del 2,3%. L'utile operativo è ammontato a 253 milioni di dollari (-9,3%)
22 giugno 2012
Il gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation & plc ha chiuso il secondo trimestre dell'esercizio annuale 2012, periodo che è terminato lo scorso 31 maggio, con un utile netto che è ammontato a soli 14 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 206 milioni di dollari nel periodo febbraio-maggio del 2011. Il gruppo ha sottolineato che il risultato del secondo trimestre di quest'anno include perdite per 145 milioni di dollari determinate dai contratti derivati sul fuel rispetto a nessuna corrispondente perdita nello stesso periodo del 2011.
I ricavi hanno registrato una flessione del 2,3% attestandosi a 3,54 miliardi di dollari rispetto a 3,62 miliardi di dollari nel periodo febbraio-maggio dello scorso anno. L'utile operativo è stato di 253 milioni di dollari, in calo del 9,3% rispetto a 279 milioni di dollari nel secondo trimestre dell'esercizio 2011. Nel secondo trimestre dell'esercizio 2012 la flotta di navi da crociera del gruppo ha ospitato 2,33 milioni di passeggeri (+0,2%).
Nel primo semestre dell'esercizio 2012 (periodo novembre 2011 - maggio 2012) Carnival ha totalizzato una perdita netta di 125 milioni di dollari rispetto ad un utile netto di 358 milioni di dollari nel primo semestre dell'esercizio 2011. I ricavi sono cresciuti dell'1,2% a 7,12 miliardi di dollari, mentre l'utile operativo è diminuito del 66,7% scendendo a 171 milioni di dollari rispetto a 514 milioni di dollari nella prima metà dell'esercizio 2011.
Commentando le performance del secondo trimestre del 2012 il presidente e amministratore delegato del gruppo americano, Micky Arison, ha precisato che i ricavi dei marchi nordamericani del gruppo hanno mostrato un incremento del 3%, mentre quelli dei marchi europei, australiani e asiatici hanno registrato un lieve decremento con esclusione di Costa Crociere, compagnia che accusa l'impatto del naufragio della nave Costa Concordia avvenuto all'inizio di quest'anno all'isola del Giglio.
Il gruppo crocieristico ha reso noto che dallo scorso marzo il volume complessivo delle prenotazioni ha continuato a crescere con un tasso di incremento superiore a quello dello scorso anno, ma con prezzi delle crociere ad un livello inferiore. In particolare, nelle ultime sette settimane i volumi di prenotazioni (escluse quelle a Costa Crociere) sono aumentati dell'8% rispetto al corrispondente periodo del 2011, mentre le prenotazioni per le crociere della sola Costa Crociere hanno registrato un aumento del +25%. «L'aumento dei volumi di prenotazioni - ha rilevato Arison - indica che è in atto una decisa progressiva ripresa e che stiamo recuperando terreno dopo il rallentamento delle prenotazioni nel corso della wave season, che costituisce il nostro periodo di picco delle prenotazioni. L'allettante livello di prezzi che presentiamo sul mercato sta chiaramente stimolando la domanda, in particolare per il marchio Costa. Siamo lieti di assistere ad una ripresa della domanda dei consumatori nei confronti di Costa, che è testimonianza della reputazione di qualità di lunga data che il marchio ha costruito nel corso di molti decenni».
Carnival prevede di archiviare l'esercizio annuale 2012 con ricavi netti (con esclusione di quelli generati da Costa) lievemente inferiori rispetto a quelli dell'esercizio precedente, mentre con l'inclusione dei risultati di Costa Crociere è attesa una flessione del 3-4%.
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