- Nel corso del convegno sul tema “Corridoi logistici: motore di sviluppo della logistica marittimo-portuale” organizzato da WISTA (Women's International Shipping & Trading Association), che si tenuto nei giorni scorsi a Genova, ci si è interrogati sul ruolo e sulle opportunità offerte dalla realizzazione di efficaci sistemi integrati porto-retroporto in Italia.
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- Il presidente dell'associazione degli ageni marittimi genovesi Assagenti, Gian Enzo Duci, ha ricordato quali siano allo stato attuale i tempi di consegna di un container sulla tratta Singapore- Milano: via Genova (6.970 miglia marine) sono necessari minimo 20 giorni e massimo 28, mentre via Anversa (7.760 miglia marine) minimo 25 giorni e massimo 27. In questi tempi - ha specificato - vanno calcolati dai tre agli 11 giorni per l'attraversamento del porto di Genova e da tre a cinque giorni per quello di Anversa; infine un giorno per la tratta terrestre Genova-Milano (150 chilometri) e due giorni per quella Anversa-Milano (1.000 chilometri). Moderando l'incontro, Duci si è soffermato sugli ultimi interventi normativi del governo, e in particolare sulle novità introdotte dall'articolo 46 del decreto cosiddetto “Salva Italia”, rilevando che dimostrano una rinnovata attenzione sul tema, con i porti che per la prima volta escono dal perimetro delle banchine.
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- Luigi Merlo, presidente dell'Autorità Portuale di Genova, ha sottolineato come in tema di portualità e logistica l'Italia sia a un bivio: sulle aree retroportuali alcuni spedizionieri hanno già criticato la tendenza allo sdoganamento delle merci. Occorre al più presto - ha osservato - un salto di qualità: il gettito fiscale non sarà più di competenza del porto di transito della merce; le novità finiranno forse col minacciare gli interessi non solo dell'Authority, ma anche di case di spedizione di piccole dimensioni, non ancora attrezzate.
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- Genziana Giacomelli, direttore della Scuola nazionale Trasporti e Logistica della Spezia, ha rimarcato il deficit infrastrutturale dell'Italia: sul mercato internazionale i porti rappresentano la principale via di approvvigionamento ed esportazione di beni (attraverso la rete portuale transita il 57% delle importazioni, il 62% delle esportazioni complessive, l’80% dei flussi commerciali destinati ai Paesi extra-UE), mentre in Italia si registra uno squilibrio verso la gomma, con alti costi economici e bassa competitività.
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- Al convegno, voluto dalla presidente WISTA Italia Daniela Fara, direttore generale dell'Accademia Italiana della Marina Mercantile, hanno partecipato anche il comandante del porto di Genova Felicio Angrisano e Arcangelo Merella, in rappresentanza di Raffaella Paita assessore ai Trasporti Regione Liguria.
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