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Nel primo semestre il risultato operativo di OOIL è diminuito del 25,9%
I ricavi sono aumentati del 6,9%
2 agosto 2012
Il gruppo Orient Overseas (International) Ltd. (OOIL) di Hong Kong ha concluso il primo semestre del 2012 con un utile netto di 117,5 milioni di dollari USA, in calo del 33,0% rispetto a 175,3 milioni di dollari nella prima metà dello scorso anno. I ricavi sono cresciuti del 6,9% a 3.121,7 milioni di dollari, di cui 2.877,5 milioni di dollari generati dall'attività della flotta di portacontainer della filiale Orient Overseas Container Line (OOCL) che nei primi sei mesi del 2012 ha trasportato 2,6 milioni di container teu ( del 13 luglio 2012). L'utile operativo del gruppo è ammontato a 139,6 milioni di dollari, con una diminuzione del 25,9% rispetto a 188,4 milioni di dollari nel primo semestre del 2011.
«La prima metà del 2012 - ha commentato il chairman di OOIL, C C Tung - è stata impegnativa con noli molto bassi all'inizio dell'anno, una modesta crescita della domanda per i traffici est-ovest e un picco dei prezzi del fuel all'inizio di gennaio. Per fortuna, per compensare la scarsa crescita della domanda per i traffici est-ovest, c'è stato un netto miglioramento dei noli, in particolare dei servizi Asia-Europa. Nonostante questo rialzo dei noli, la situazione degli scambi è stata e probabilmente rimarrà difficile e prevarrà una volatilità delle condizioni economiche prevalenti e proseguirà il surplus di capacità sulle principali rotte di traffico. Mentre si deve far fronte ad una modesta crescita della domanda, che riflette un ristagno dell'attività economica nei principali mercati di consumo - ha aggiunto Tung - nella prima metà dell'anno il settore deve assorbire oltre 110 nuove navi portacontainer. La pressione derivante dalla consegna di questa capacità di nuova costruzione continuerà e così anche la capacità del comparto di assorbirla; la chiave per la stabilità consisterà nel distribuire con criterio la capacità sia nell'ultima parte di quest'anno che nei prossimi anni a venire».
OOIL ha ricordato di non aver preso in consegna alcuna nave di nuova costruzione nel corso del primo semestre del 2012 e di non aver emesso ordini per nuove navi. Nel corso del periodo il gruppo ha solamente esercitato lo scorso gennaio un'opzione d'acquisto nell'ambito del contratto di noleggio a lungo termine della OOCL Shanghai, portacontainer che ha una capacità di 5.770 teu, mentre la la portacontainer OOCL Hong Kong, dell'età di 16 anni e della capacità di 5.344 teu, è stata ceduta alla fine di giugno e presa a noleggio su base time charter dal nuovo proprietario per un periodo di tre anni; inoltre all'inizio dello scorso mese è stata ceduta e presa a noleggio per tre anni anche la OOCL China, portacontainer da 5.344 teu anch'essa di 16 anni. Tuttavia a partire dal prossimo anno OOCL prenderà in consegna altre nuove portacontainer da 8.888 teu, che si affiancheranno alle navi della medesima capacità OOCL Beijing e OOCL Canada prese in consegna nel 2011, e la prima delle dieci nuove grandi portacontainer da 13.208 teu ordinate dal gruppo.
OOIL ritiene che l'attività e i risultati nel terzo trimestre del 2012, che è il periodo tradizionalmente di picco per il trasporto marittimo containerizzato, non saranno all'altezza delle previsioni formulate in precedenza: le prospettive di un positivo terzo trimestre - ha spiegato Tung - «sono state lievemente mitigate a causa dei non soddisfacenti dati sull'economia che giungono dai principali mercati di consumo». Inoltre - ha precisato - «nella seconda metà dell'anno devono essere prese in consegna un ulteriore rilevante numero di grandi navi e sarà necessario un rapido adeguamento della capacità per soddisfare i livelli della domanda se si intende preservare il livello dei noli nel quarto trimestre, che è il periodo più debole. Nonostante il limitato quantitativo di ordinativi di nuove navi nel corso degli ultimo 12-18 mesi - ha ricordato Tung - il settore nei prossimi 18 mesi dovrà assorbire circa 2,4 milioni di teu di capacità di nuova costruzione, cifra che è pari a circa il 15% dell'attuale capacità complessiva. In considerazione della rilevante capacità di nuova costruzione che deve ancora essere consegnata, della perdurante modesta crescita della comanda, della volatilità dei prezzi del fuel e della fragilità dei noli, sarà necessaria una continua disciplina nell'impiego della capacità e nel controllo dei costi affinché il settore possa recuperare stabilità in vista di un ritorno agli utili. Tuttavia, data la necessità di far fronte a costi operativi maggiori, in particolare a quelli generati dal combustibile, quest'anno si è assistito ad una progressione dei noli e si spera che ora rimarranno su questi livelli più ragionevoli».
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