Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
18:38 GMT+1
Federmar-Cisal accusa Italia Marittima di non rispettare i patti per la costruzione della nuova sede della compagnia
Secondo il sindacato, la concessione sull'area dovrebbe essere ritirata
10 ottobre 2012
Federmar-Cisal accusa la compagnia di navigazione Italia Marittima (già Lloyd Triestino) del gruppo Evergreen di non rispettare i patti per la costruzione della nuova sede della società. «Infatti, dopo oltre un decennio di illusorie promesse - spiega il segretario regionale del sindacato, Giorgio Marangoni - una dichiarazione di circa due mesi fa dell'azienda, dichiarazione ribadita anche più di recente, informa che il progetto di trasferire nel Porto Vecchio a Trieste la propria sede, per la cui realizzazione aveva ottenuto una concessione novantennale a prezzi d'affezione nella parte migliore dell'intera area, è stato definitivamente accantonato. In compenso, è sempre Italia Marittima che informa, saranno costruiti un parcheggio da cinquecento macchine ed un residence».
Federmar-Cisal denuncia come «inaccettabile per la città questo cambiamento anche se a lungo andare - precisa Marangoni - era più che prevedibile tenuto conto dei tira e molla attuati dalla società sull'argomento. È da evidenziare, sempre per questa organizzazione sindacale - aggiunge - che, ove a suo tempo era stato rifiutato l'insediamento della sede del colosso Assicurazioni Generali con gli annessi posti di lavoro, un domani ci sarebbe un parcheggio con zero occupazione».
Essendo - secondo Federmar-Cisal - state modificate le finalità (costruzione della sede) per le quali la concessione era stata assegnata alla Greensisam (l'agenzia generale per l'Italia del gruppo Evergreen) per conto di Italia Marittima, «la concessione stessa - conclude Marangoni - dovrebbe essere ritirata anche perché, a questo punto, l'intera operazione sta acquistando il carattere di una speculazione edilizia».
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore