- Alessandro Ricci, presidente dell'Unione Interporti Riuniti (UIR), unica rappresentanza italiana, è intervenuto alla terza edizione della Global Rail Freight Conference, tenutasi la scorsa settimana a Tangeri, che è stata organizzata dalla International Union of Railways (UIC) in collaborazione con l'impresa ferroviaria marocchina. Due i temi chiave dell'evento al quale la UIR ha contribuito: il ruolo del trasporto ferroviario nello logistica mondiale, le potenzialità logistiche del bacino del Mediterraneo, con focus sul Marocco, alla luce di tutti i progetti di sviluppo in corso di realizzazione. In questo contesto Ricci ha dato enfasi all'esperienza di successo degli interporti italiani il cui modello di business e di governance ben si presta ad essere duplicato in altri Paesi, quali anche il Marocco, che ha in programma investimenti infrastrutturali, in parte destinati anche alla realizzazione di piattaforme logistiche multimodali per tre miliardi di euro.
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- «Il bacino del Mediterraneo - ha rilevato Ricci - è un'area con cui l'Italia deve dialogare di più prendendo coscienza della forza con cui tutto il Maghreb e non solo il Marocco, al di là dei conflitti socio-politici tutt'ora in corso, sta emergendo imponendosi al mondo intero». Nell'evidenziare le performance degli interporti italiani, il presidente della UIR ha sottolineato anche l'importanza di ritagliarsi un ruolo nel confronto con i Paesi del mediterraneo che hanno potenzialità di sviluppo e di aggredire il mercato ben più significative della “vecchia” Europa.
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- Contestualmente alla conferenza Ricci ha ufficialmente siglato l'accordo di collaborazione con la UIC, rappresentata dal suo direttore generale Jean-Pierre Loubinoux, che rappresenterà per la UIR un ulteriore strumento di internazionalizzazione utile ad amplificare ancor di più la sua voce in Europa.
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