- In vista della decisione che domani e dopodomani i capi di Stato e di governo dell'Unione Europea dovranno assumere sul bilancio UE per il periodo 2014-2020 e sul quadro finanziario pluriennale (MFF), l'European Sea Ports Organisation (ESPO) ha rinnovato l'esortazione ai leader europei affinché salvaguardino il budget destinato alle infrastrutture di trasporto.
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- Precisando che i porti marittimi e gli inland port europei sono ben consci dei vincoli di bilancio con cui devono confrontarsi i governi europei, l'associazione dei porti UE ha sollecitato i rappresentanti degli Stati europei a non intaccare le risorse comunitarie per complessivi 31,7 miliardi di euro previste per gli investimenti nelle infrastrutture di trasporto europee nell'ambito del quadro di finanziamento comune Connecting Europe Facility (CEF).
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- Del medesimo avvio l'European Federation of Inland Ports (EFIP): «la nuova politica per il Trans-European Transport Network (TEN-T) - ha rilevato Isabelle Ryckbost, direttore dell'associazione dei porti interni europei - è il risultato di oltre due anni di trattative con tutti gli Stati membri e con le parti interessate. La proposta di bilancio per le TEN-T è basata su un piano concreto: non ci sono venti modi per soddisfare in maniera sostenibile ed efficiente la crescente domanda di trasporto e di collegamento tra le nazioni, le modalità e i nodi di trasporto. Sarebbe un peccato se i leader europei tagliassero questo budget e questo piano. Nel caso - ha osservato Ryckbost - i governi dovranno predisporre un “piano B” e cercare altri modi, probabilmente più difficili e costosi, per soddisfare gli obiettivi dell'Europa in termini di crescita, sostenibilità e occupazione».
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- «Attualmente - ha rilevato il segretario generale dell'ESPO, Patrick Verhoeven - la battaglia sul bilancio sembra vertere sul trasporto e sulle altre politiche come quelle per la coesione e l'agricoltura. Dobbiamo però tenere presente che i progetti per le infrastrutture di trasporto non sono solamente al servizio del settore dei trasporti e dei suoi stakeholders. Una rete di trasporto europea senza soluzione di continuità - ha evidenziato Verhoeven - in primo luogo rafforza la coesione interna dell'UE e facilita molti altri settori, inclusa l'agricoltura. I porti marittimi sono ad esempio le porte principali per le esportazioni dei prodotti agricoli dell'UE. L'utilizzo dei finanziamenti UE per integrare i porti nella TEN-T - ha concluso segretario generale dell'ESPO - andrebbe quindi anche a beneficio delle politiche per la coesione e per l'agricoltura».
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- Anche la comunità portuale di Rotterdam è in allarme, temendo un taglio del budget comunitario destinato alle infrastrutture di trasporto che potrebbe tradursi in una riduzione dei fondi europei disponibili per le infrastrutture che collegano il porto olandese con i mercati, ed ha sollecitato il governo olandese a fare pressioni in sede UE affinché i fondi comunitari siano destinati agli investimenti.
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- Hans Smits, presidente dell'Autorità Portuale di Rotterdam, e Wim van Sluis, presidente di Deltalinqs, l'associazione che rappresenta le imprese del settore della logistica e dell'industria del porto e dell'area industriale di Rotterdam, hanno pubblicato una lettera aperta rivolta al governo di Amsterdam in cui sollecitano l'esecutivo a fare in modo di ottenere il massimo contributo economico dell'Unione Europea per la realizzazione delle infrastrutture di collegamento con l'hinterland del porto olandese.
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- Secondo Deltalinqs e la Port of Rotterdam Authority, è infatti necessaria una modernizzazione del budget dell'UE attuata riducendo le risorse destinate all'agricoltura e ai fondi di coesione in favore degli investimenti. La razionalizzazione dei collegamenti transfrontalieri tra il porto di Rotterdam e l'entroterra europeo, come ad esempio con una terza linea ferroviaria con la Germania - hanno spiegato van Sluis e Smits - è di vitale importanza per il porto di Rotterdam, in quanto consentirebbe allo scalo di mantenere e consolidare il proprio ruolo di hub logistico leader per l'economia europea. Progetti nel porto di Rotterdam e nel resto dell'Olanda, come ad esempio le chiuse nello Zeeland e i collegamenti fluviali con il Belgio e la Francia - hanno sottolineato - devono poter beneficiare di finanziamenti europei.
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- Smits e van Sluis hanno ricordato che la Commissione Europea ha proposto di aumentare la dotazione del budget per le infrastrutture di trasporto, per le infrastrutture energetiche e per le telecomunicazioni a 50 miliardi di euro e di istituire all'uopo l'apposito nuovo strumento finanziario Connecting Europe Facility. L'obiettivo è di realizzare in Europa una rete integrata delle infrastrutture stradali e ferroviarie, dei canali navigabili, degli aeroporti, dei porti e degli oleodotti e gasdotti e di eliminare i colli di bottiglia dai sistemi di trasporto delle merci, dei passeggeri e dell'energia. La rete TEN-T - hanno concluso Smits e van Sluis - deve diventare una realtà.
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