- «La crocieristica è un settore tra luci e ombre in crisi di intervento», ove le ombre sono rappresentate dalla mancanza di una visione di sistema che penalizza un comparto al servizio del turismo del Paese. Lo ha detto oggi a Roma il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Ciaccia, nel corso del convegno “La rilevanza delle crociere nel settore del trasporto e del turismo” organizzato dalla cattedra di Diritto della navigazione dell'Università di Roma Tor Vergata e dalla “Rivista del Diritto della Navigazione”.
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- Rispondendo alla professoressa Elda Turco Bulgherini, promotrice del convegno, che ha rivolto un appello alle forze politiche per un'urgente riforma del Codice della Navigazione - parte marittima, così come è già stato fatto per la parte aerea, per adeguarlo alla mutata realtà dei tempi e all'esigenza di procedure più flessibili, meno burocratiche e più aderenti alle normative comunitarie e internazionali soprattutto per quanto riguarda il trasporto di passeggeri, il vice ministro ha confermato che si sta cercando di avviare la riforma del Codice della Navigazione per la parte marittima.
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- Da parte sua Cesare Cursi, presidente della decima Commissione permanente - Industria, Commercio, Turismo del Senato, ha ricordato che il Parlamento segue con attenzione il comparto delle crociere, nella convinzione che, anche in momenti molto difficili come quello attuale, un settore così importante debba essere sostenuto per l'importante ruolo che svolge in termini di occupazione.
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- Nel ricordare l'importanza del settore crociere per l'economia italiana, che con 4,5 miliardi di euro fa dell'Italia il primo Paese europeo in termini di contributo diretto generato dal settore (da sola assorbe il 30% del totale), che l'Italia è in cima alle scelte dei crocieristi (un passeggero su tre parte dai porti italiani per un totale di 1,9 milioni di passeggeri), che dei dieci maggiori porti crocieristi del Mediterraneo ben cinque sono italiani (Civitavecchia, Venezia, Napoli, Livorno e Savona), Manfredi Lefebvre d'Ovidio, presidente dell'European Cruise Council (ECC) ha sottolineato la necessità di un dialogo sempre più intenso tra il settore e le istituzioni in materia ambientale e di sicurezza, così come l'esigenza di una cooperazione in tema di politica portuale. «La sempre più qualificata presenza di ECC in Italia - ha evidenziato - sottolinea la disponibilità degli operatori a collaborare con le istituzioni per tutte le tematiche che riguardano mare, porti e turismo».
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- Il vice presidente vicario di Assoporti, Pasqualino Monti, ha rilevato che la chiave per il futuro sta nel connubio inscindibile tra bellezze e ricchezze storiche, archeologiche e paesaggistiche dell'Italia, «che rappresentano il principale fattore attrattivo e di successo per il settore crocieristico in Italia, e la capacità dei nostri porti di trasferire alle città e ai territori turisti e ricchezza». La sfida sta nella capacità di realizzare strutture di accoglienza adeguate, collegamenti efficienti, offrire opportunità diverse ai turisti e occasioni di crescita diversificata. Monti si è detto molto soddisfatto che dal porto di Civitavecchia arrivino a Roma 1,6 milioni di turisti all'anno con pullman e treni, ma ha specificato che lo sarà ancora di più «quando avremo costruito il nuovo porto commerciale a Fiumicino da dove faremo risalire il Tevere fino alla capitale. L'obiettivo è dunque anche quello di creare nuovi itinerari per valorizzare tesori inediti per far crescere il connubio fra turismo ed economia del mare contribuendo a rimettere in moto il sistema Paese».
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- Nel corso della prima parte del convegno sono intervenuti, inoltre, Renato Lauro, rettore dell'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il contrammiraglio Cristiano Aliperta, capo Rappresentanza Italiana presso l'IMO, Paolo d'Amico, presidente di Confitarma, Corrado Antonini, presidente di Fincantieri, l'ammiraglio ispettore capo Pierluigi Cacioppo, comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, Roberto Cazzulo, chief operating officer del RINA. Nella seconda parte della giornata, presieduta da Mauro Casanova, presidente onorario dell'Associazione Italiana di Diritto della Navigazione e dei Trasporti, si sono alternati professori ordinari di diritto della navigazione provenienti dalle principali Università Italiane per analizzare numerosi aspetti connessi con il mondo delle crociere alla luce delle normative in vigore. Giorgia Boi, di Genova, ha parlato di ISM Code, Michele Comenale Pinto, di Sassari, di danni ambientali, Umberto La Torre, di Catanzaro, del ruolo del comandante e dell'equipaggio, Francesca Pellegrino, di Messina, di sicurezza marittima, Stefano Pollastrelli, di Macerata, dei pacchetti turistici e crociere, Stefano Zunareli, di Bologna, della figura dell'armatore.
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