- Il Transpacific Stabilization Agreement (TSA) ha presentato alla statunitense Federal Maritime Commission (FMC) la richiesta di poter ad ampliare il perimetro dell'alleanza armatoriale, sinora limitato alle compagnie di navigazione che trasportano merci containerizzate dall'Asia ai porti degli USA, all'intera rotazione marittima transpacifica includendo quindi anche la relazione westbound dai porti USA ai porti asiatici.
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- TSA ha precisato che, una volta ottenuta l'autorizzazione, verrebbero sospese le attività del Westbound Transpacific Stabilization Agreement (WTSA), alleanza incentrata sulle spedizioni marittime transpacifiche dagli USA all'Asia e che è formata da parte delle compagnie che costituiscono il TSA. Fanno parte del Transpacific Stabilization Agreement (TSA), infatti, le compagnie APL, CMA CGM, China Shipping, COSCO Container Lines (COSCON), Evergreen Line Hanjin Shipping, Hapag-Lloyd, Hyundai Merchant Marine (HMM), Kawasaki Kisen Kaisha (“K” Line), Maersk Line, Mediterranean Shipping Company (MSC), Nippon Yusen Kaisha (NYK Line), Orient Overseas Container Line (OOCL), Yang Ming Marine Transport Corporation e Zim. Il Westbound Transpacific Stabilization Agreement è costituito dalle compagnie COSCON, HMM, Evergreen Line, “K” Line, Hanjin Shipping, Hapag-Lloyd, OOCL e Yang Ming.
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- TSA, che ha presentato tale proposta di variazione dello scopo dell'alleanza per un periodo di prova di 24 mesi, soggetta quindi a revisione al termine del periodo, ha spiegato che l'iniziativa è volta ad una razionalizzazione degli accordi tra le compagnie che operano nel mercato transpacifico e ad una riduzione dei costi. Il mantenimento di accordi separati tra i vettori, ciascuno con le proprie riunioni, con il supporto di personale dedicato da parte dei vettori, con specifici requisiti di adesione e con un carico di amministrativi - ha sottolineato l'amministratore del TSA, Brian Conrad - è ora meno giustificabile che in passato, soprattutto in considerazione del perdurare della fase di contrazione dei volumi d'affari che caratterizza gli ultimi anni.
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- Rilevando che in tutte le principali rotte marittime mondiali gli accordi tra armatori sono rappresentanti da un singolo organismo a cui fa capo l'intera rotazione marittima del servizio, Conrad ha rilevato che le stesse compagnie che trasportano merci in entrambe le direzioni sulle medesime navi, che sono impiegate nella rotazione completa dei loro servizi, dato che operano la loro attività sulla base di una rotazione completa, ha senso prendere in considerazione i due segmenti dei viaggi di andata e ritorno della rotazione come un intero servizio integrato regolato quindi sulla base di accordi realizzati nell'ambito di un singolo organismo.
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