- Oggi nella sede del municipio di Novi Ligure si è svolto un incontro sul progetto del Terzo Valico ferroviario tra Genova e Milano. «Il Terzo Valico - ha sottolineato l'assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria, Raffaella Paita, in occasione della riunione - è l'opera nazionale di maggiore importanza in corso di realizzazione nel nostro Paese, rafforza e rinnova il legame tra l'Europa ed il bacino del Mediterraneo, costituisce il tratto più rilevante del Corridoio Genova-Rotterdam su suolo italiano e concorre a rafforzare competitività e sviluppo del sistema portuale. Dopo anni - ha ricordato - ha infine preso avvio: il governo centrale è intenzionato a completarne nel tempo il finanziamento e nella fase attuale, con la presentazione del progetto esecutivo, è quanto più necessaria una visione condivisa e coordinata delle amministrazioni pubbliche coinvolte, del soggetto attuatore e delle cittadinanze».
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- Durante la riunione, che si colloca nell'ambito di un programma di incontri sul tema, è stato confermato il convincimento che la delicata questione della percezione dell'opera, che non viene sottovalutata da nessun ente coinvolto, deve essere controbilanciata dalla valutazione del Terzo Valico in termini di occupazione in cantiere, di lavoro per le piccole e medie imprese e di strutturazione a regime di spazi e servizi di natura logistica.
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- «Le opere compensative e complementari del Terzo Valico - ha ribadito l'assessore Paita - possono concretizzare un' ampia retroportualità a favore dei porti di Genova e Savona-Vado che hanno individuato, nell'Oltregiogo, l'ambito ottimale per aree capaci di soddisfare le crescenti esigenze di scarico e distribuzione delle merci».
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- L'ente regionale ligure ha precisato che particolare attenzione è stata dedicata agli scenari relativi all'area di Novi - S. Bovo, inserita in una maglia di aree retroportuali attuali e futuribili, a partire da quella di Alessandria, in chiave strategica.
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- «L'incontro - ha detto il sindaco del Comune di Novi Ligure, Lorenzo Robbiano - è stata l'occasione per rappresentare alla Regione Liguria alcune questioni che stiamo ponendo sul tavolo degli interlocutori, a partire dalle opere compensative e soprattutto dal ruolo dello scalo ferroviario di Novi S. Bovo. La crescita dei traffici portuali di Vado e Genova comporta infatti la necessità di aree e di servizi, che nel basso Piemonte devono essere insediati, per uno sviluppo economico armonioso e anticiclico».
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