- Confartigianato Trasporti & Logistica Marche ha denunciato l'aggravarsi della crisi che imperversa nel settore dell'autotrasporto sia in ambito regionale che nazionale. Difficoltà - ha spiegato il responsabile sindacale di Confartigianato Trasporti, Gilberto Gasparoni - che hanno portato nelle Marche alla chiusura di circa 300 aziende nell'ultimo anno e che nel solo secondo semestre del 2012 in campo nazionale ha causato la chiusura di oltre duemila imprese, in prevalenza realtà con meno di cinque veicoli.
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- Gasparoni ha sottolineato come la rilevazione semestrale dell'Albo degli Autotrasportatori, che al 31 dicembre 2012 vedeva l'iscrizione di 147.454 imprese, di cui 43.573 senza autoveicoli, fotografi la grave crisi dell'autotrasporto italiano, che in soli sei mesi ha perso 2.109 aziende. La perdita maggiore è stata registrata tra le microimprese (ossia con parco fino a cinque veicoli), che il 31 dicembre erano 78.008 a fronte delle 80.141 attive alla fine di giugno. Sono calate in modo significativo anche le imprese che hanno da sei a 10 veicoli (12.248 unità, contro le 12.568 di giugno).
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- La crisi - ha proseguito Gasparoni - è evidente anche per la flessione delle merci da trasportare: -6/9% nell'autotrasporto su strada, con il comparto internazionale che riesce a mantenere una certa stabilità con una minore flessione sul mercato con una perdita di traffico e di fatturato esigua (-3,5%), mentre gli operatori nazionali perdono quote rilevanti sia di traffico (-6%) che di fatturato (-7%). Analizzando i dati dell'Aiscat relativi all'andamento del traffico sulle autostrade italiane, questi indicano un calo nei primi otto mesi 2012 rispetto all'anno precedente pari al -8,4%. In particolare nel trimestre di aprile-giugno è stata registrata una flessione del -12% del traffico dei mezzi pesanti. Anche le modalità ferroviarie e marittime hanno subito un'analoga flessione delle merci movimentate.
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- La situazione è grave - ha rilevato Gasparoni - e, nonostante diverse imprese facciano investimenti per essere sempre più competitive, la crisi crescente richiede un nuovo e concreto intervento del governo al fine di attuare le normative vigenti che non vengono applicate.
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- Il comparto - ha denunciato il presidente di Confartigianato Trasporti Marche, Elvio Marzocchi - soffre per la mancata applicazione dei costi minimi di sicurezza, dei tempi di pagamento e subisce continui aumenti dei costi di esercizio a partire dal costo del gasolio. Inoltre Marzocchi ha evidenziato le difficoltà dell'autotrasporto marchigiano derivanti dall'aumento del costo dei carburanti, delle autostrade, delle assicurazioni, dell'appesantimento del carico fiscale che nel 2012 hanno comportato aumenti dall'8 al 10% e ha rivendicato l'applicazione dei costi minimi della sicurezza con il conseguente adeguamento delle tariffe di trasporto.
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- In particolare, sulle sanzioni legate all'inosservanza dei costi minimi, Confartigianato ha chiesto che vengano effettuati i controlli da parte della Guardia di Finanza affinché venga garantita la sicurezza stradale degli autotrasportatori.
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