- Se negli ultimi tre trimestri del 2012 la variazione percentuale del traffico marittimo nel canale di Suez rispetto agli stessi periodi dell'anno precedente è stata di segno negativo, con una flessione che è diventata molto accentuata nel trimestre ottobre-dicembre, all'inizio del 2013 sono stati rilevati dati statistici ancora più preoccupanti per quella che è una via di comunicazione essenziale per il traffico marittimo tra l'Asia, il bacino del Mediterraneo, il Nord Europa e la parte orientale delle Americhe, che evidentemente accusa l'impatto di una recrudescenza della grave crisi economica che imperversa in molte regioni scalate dalle numerose flotte impiegate sulla rotta. È necessario evidenziare che i disordini e le proteste che si sono ripetuti nelle ultime settimane in Egitto non hanno avuto alcuna conseguenza sull'attività marittima nel canale, che è proseguita regolarmente.
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- Lo scorso mese il canale è stato attraversato complessivamente da 1.311 navi, con una diminuzione del 15,9% rispetto a 1.559 navi nel gennaio 2012. Le petroliere sono state 267 (-16,0%) e le navi di altra tipologia 1.044 (-15,9%). Lo scorso mese le navi in transito nel canale di Suez trasportavano 58,2 milioni di tonnellate di carichi, con una consistente contrazione del 12,0% rispetto a 66,2 milioni di tonnellate nel gennaio 2012. I carichi trasportati dalle navi in transito nella direzione nord-sud sono ammontati a 29,8 milioni di tonnellate (-16,9) e quelli trasportati nella direzione sud-nord a 28,4 milioni di tonnellate (-6,3%). I soli volumi di petrolio e prodotti petroliferi trasportati in entrambe le direzioni si sono attestati a 10,3 milioni di tonnellate (-18,1%) e i volumi di altre tipologie di merci a 47,9 milioni di tonnellate (-10,6%).
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