- Nel corso della riunione odierna del Comitato Portuale di Livorno, il presidente dell'Autorità Portuale, Giuliano Gallanti, ha reso noto che entro metà aprile l'assessore all'Ambiente e all'energia della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini, consegnerà ai tecnici del ministero dell'Ambiente una proposta, attraverso un provvedimento su cui hanno lavorato nei giorni scorsi il Comune, la Provincia e l'Autorità Portuale, per escludere lo scalo portuale labronico dall'area SIN (sito di interesse nazionale), con l'eccezione delle zone Eni ed Enel. L'obiettivo è trovare una soluzione ai problemi di dragaggio di cui soffre il porto di Livorno.
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- L'Autorità Portuale ha ricordato che, sulla base del decreto 156 del 2006, i siti di interesse nazionale rappresentano delle aree contaminate molto estese classificate più pericolose dallo Stato italiano e che necessitano di interventi di bonifica del suolo, del sottosuolo e delle acque superficiali e sotterranee per evitare danni ambientali e sanitari. In Toscana esistono cinque Siti di Interesse Nazionale, di cui i più importanti sono tre, Massa-Carrara, Piombino e Livorno. Gli altri sono Orbetello e le Strillaie.
- L'ente portuale ha spiegato che una riperimetrazione delle aree, resa possibile dal decreto sviluppo convertito in legge l'anno scorso, permetterebbe di trasferire alle Regioni le competenze in materia di siti inquinati e faciliterebbe le procedure propedeutiche al rilascio dei permessi ai fini dell'esecuzione dei lavori di dragaggio.
- «Con la regionalizzazione delle aree di interesse industriale - ha rilevato il segretario generale dell'Autorità Portuale, Massimo Provinciali - non si abbassa di certo il livello di attenzione nei confronti delle tematiche ambientali, ma si velocizzano le procedure: per cui se oggi devo recarmi al ministero dell'Ambiente per vagliare e monitorare la sostenibilità di attività infrastrutturali ricadenti in aree SIN, un domani mi basterà andare a Firenze e parlare con un referente della Regione».
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- Nel corso della riunione odierna del Comitato Portuale sono state rinnovate e rilasciate le autorizzazioni per lo svolgimento di operazioni e servizi portuali per il 2013. A beneficiarne sono state la Compagnia Portuale, l'Unicoop Servizi e Seatrag, che hanno ottenuto un rinnovo annuale per lo svolgimento di tutto il ciclo operativo, mentre Sealiv ha visto rinnovarsi per un anno l'autorizzazione per le attività di deposito e movimentazione. Rinnovo pluriennale, invece, per la società F.lli Bartoli, che sulle aree assentite in concessione potrà svolgere tutto il ciclo operativo sino al 31 dicembre del 2015. Nel campo dei servizi complementari alle attività di imbarco e sbarco, hanno ottenuto un rinnovo annuale il Consorzio trasportatori Riuniti, l'Argo istituto di vigilanza, l'Inter Repairs Nord, Coremas, Vesuvio, la Cooperativa Porto Mediceo e il Corpo Vigili Giurati.
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- Durante il Comitato è inoltre stata approvata a larga maggioranza la delibera che consentirà alla Diocesi di Livorno di installare in testata al molo sopraflutto della banchina 76 una statua della Madonna. «La delibera - ha detto Gallanti - è stata portata all'attenzione del Comitato Portuale solo al termine di un lungo percorso istruttorio che ha coinvolto la Capitaneria di Porto, il Comune livornese e la Soprintendenza per i beni architettonici, storici ed artistici per le province di Pisa e Livorno». Gallanti ha precisato che non c'è e non ci sarà da parte dell'authority portuale nessuna preclusione a richieste simili che dovessero arrivare da altri culti religiosi: «verranno esaminate dall'amministrazione - ha sottolineato - con la stessa oggettiva attenzione con cui è stata analizzata la richiesta di autorizzazione all'installazione della statua della Madonna».
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